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Alba CappellieriWritten by: Design

La festa del XXIII Compasso d’Oro

La festa del XXIII Compasso d’Oro

MILANO. E’ stata una serata di festa quella del 28 maggio per la premiazione del Compasso d’Oro 2014 che celebrava per l’occasione anche il suo 60° compleanno. Nonostante l’età il prestigioso premio non dà segni di cedimento o di stanchezza, anzi appare rinvigorito da una crescente consapevolezza del ruolo del design nella scena internazionale, dalla nuova sede negli spazi ex Ansaldo e da un Consiglio che si è appena rinnovato nel segno della continuità passando il testimone della presidenza dalla vulcanica Luisa Bocchietto al neo eletto Luciano Galimberti.
Il XXIII Compasso d’Oro Adi ha premiato ambiti merceologici molto ampi: dai motori all’abbigliamento sportivo, dall’arredo ai tombini, dalla luce alle gelatiere. Il piacentino Davide Groppi, designer e imprenditore della luce, ne colleziona addirittura due con le lampade Sampei (con Enzo Calabrese) e l’evanescente Nulla: “Compasso d’Oro per aver progettato la luce e non una lampada”. Lampada di particolare suggestione è anche la IN-EI di Issey Miyake per Artemide o la Counterbalance, lampada da parete di Daniel Rybakken per Luceplan e Bitta, luce per esterni di Enzo Berti per Torremato. Rigoroso ed elegante nella sua sorprendente esilità è il tavolo Venticinque di Fattorini+Rizzini+Partners per Desalto mentre la seduta Spun, progetto di Thomas Heatherwick per Magis, è stata premiata per “aver interpretato in modo ironico e giocoso un oggetto quotidiano”. Tra i complementi sono stati premiati il sistema di finestre Essenza di GSG International, la porta L16 di Lissoni Associati per Lualdi, i contenitori Takaje Vacuum Seal di Adriano Design per Facem. Nell’ambito dell’abbigliamento sportivo sono stati premiati gli scarponi Masterlite di MM Design per Garmont e la giacca Travel Air Jacket di Marco Broglia e Renzo Pigliapoco per Uno61. Di particolare interesse sono oggetti poco consueti come l’innovativa gelatiera Bellevue di Marc Sadler per Ifi e, soprattutto, i chiusini per i tombini Sfera prodotti da Montini e progettati da Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, i cui look con giacca gialla (Giulio) e bianca (Matteo) ha entusiasmato i fans.
Non potevano mancare premi ai motori: la Ducati 1199 Panigale disegnata dal Ducati Design Center diretto da Gianandrea Fabbro, la Ferrari F12 berlinetta disegnata da Flavio Manzoni del Centro Stile Ferrari e Pininfarina, e il trattore Deutz-Fahr 7250 TTV Agrotron di Same Deutz-Fahr, design Fabrizio Giugiaro. Tra i prodotti editoriali sono stati premiati il libro “Futuro Artigiano” di Stefano Micelli per Marsilio e la rivista di Foscarini “Inventario” diretta da Beppe Finessi ed edita da Corraini, mentre per gli allestimenti ha vinto il progetto Slim and White Axolute Code di Migliore+Servetto Architetti Associati per Bticino.
Il momento più intenso della serata è stato quello dei premi alla carriera conferiti a: Apple, Giorgio Armani, Riccardo Dalisi, Bruno Danese, Puccio Duni, Ekuan Kenji, Italo Lupi, Alessandro Mendini, Dieter Rams, Salone Satellite, Richard Sapper. Riconoscimenti equilibrati nella varietà disciplinare – dalla grafica alla moda, dagli allestimenti agli elettrodomestici – presentando concezioni di design e prospettive radicalmente eterogenee che includono una grande azienda come la Apple e una familiare come la Danese, una manifestazione iconica come il Salone Satellite e la decrescita, il primitivismo e l’high tech. I maestri erano emozionati e partecipi, in particolare Dalisi, premiato per il suo essere “sempre in prima linea nelle situazioni sociali più difficili e che ha dedicato molta parte del suo lavoro a coloro che vivono un profondo disagio”; come pure l’elegantissimo Sapper o l’inossidabile Rams, il piu fotografato dal numerosissimo pubblico.
Si è così conclusa una festa per tutto il design, la conferma della centralità dell’Adi nella cultura del progetto e la promessa di nuove entusiasmanti iniziative. Buon compleanno Compasso d’Oro.

Autore

  • Alba Cappellieri

    Professore ordinario al Politecnico di Milano, dove dirige il corso di laurea in Design della moda. Dal 2014 è direttrice del Museo del Gioiello di Vicenza. Ha dedicato al design e alle sue intersezioni con la moda numerose mostre e libri, ha partecipato a convegni internazionali e vinto premi e riconoscimenti, ma considera il suo maggior successo avere incuriosito i suoi studenti a scoprire le storie meno note ed evidenti del design, stabilendo connessioni e convergenze senza mai fermarsi alle apparenze.

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Last modified: 7 Luglio 2015