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Written by: Città e Territorio

Giardini storici italiani, un lungo cahier de doléances

Giardini storici italiani, un lungo cahier de doléances

PADOVA. Il 3 e 4 aprile scorsi si è svolto il convegno Dopo il restauro. Conservazione, cura e valorizzazione dei giardini storici, promosso dal Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova. I numerosi interventi, tenuti dai principali protagonisti del settore, hanno messo in evidenza come i giardini storici italiani, preziosi documenti del patrimonio culturale del nostro Paese, dopo il fervore di studi e restauri a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, al di là di qualche felice eccezione, stiano ora attraversando una fase di difficoltà e spesso di abbandono a causa di una mancata gestione continuativa che ha vanificato il lavoro dei decenni precedenti. Nel nutrito cahier de doléances emerso dalle relazioni, sono elencati molti importanti giardini d’ogni parte d’Italia, in primis il giardino inglese della Reggia di Caserta, inserito nella lista del Patrimonio mondiale Unesco (ma il cui parco è stato di recente utilizzato in forma privata, ovvero fuori orario di apertura, come pista da jogging dall’esponente politico di Forza Italia Nicola Cosentino, attualmente in carcere con l’accusa di estorsione e associazione mafiosa). Risulta chiaro come oggi, in tempi di recessione economica, da monumenti verdi di un passato glorioso, i giardini storici rischino di essere considerati ingombranti beni da mantenere o semplici spazi da sfruttare. Vari relatori hanno invece ribadito come i giardini storici possano diventare protagonisti di nuove scelte, capaci di favorire un nuovo modello in grado di coniugare tutela e sviluppo economico e occupazionale, mettendo a sistema le esperienze positive e alcune possibili soluzioni da adottare.
A conclusione del convegno, i relatori e il pubblico presente hanno deciso d’inviare al ministro per i Beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini la seguente lettera in cui si richiede un sollecito intervento per sanare al più presto il degrado in cui versa il giardino inglese della Reggia di Caserta e l’aggravamento delle condizioni dei giardini demaniali in consegna al Ministero.

Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
On.le Dario Franceschini

e p.c.
Alla Commissione Unesco
c/o MiBACT

Onorevole Ministro,
nel corso del Convegno tenutosi presso l’Università di Padova nei giorni 3-4 aprile 2014 sul tema “Dopo il restauro: conservazione, cura e valorizzazione dei giardini storici”, abbiamo preso atto dello stato di degrado e di abbandono in cui versano molti importanti giardini storici italiani, preziosi e unici documenti del patrimonio culturale del nostro Paese, tra cui il parco e il giardino inglese della Reggia di Caserta, inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale, insignito anni orsono del premio “Il parco più bello” e oggetto di un importante e costoso investimento di restauro durato dieci anni, visitato da centinaia di migliaia di persone e ora in gran parte chiuso al pubblico.
Tali problemi sono certamente dovuti alla carenza dei fondi necessari per garantire una corretta manutenzione di arredi, viali, sentieri, alberature (con gravi pericoli per la pubblica incolumità), ma anche a scelte non sempre coerenti come la recente assegnazione del complesso casertano al Polo Museale napoletano anziché alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
Le chiediamo pertanto un sollecito intervento, prima che il Centro del Patrimonio Mondiale effettui un accertamento, per verificare le reali condizioni del parco.
Ci permettiamo di farLe presente che la situazione dei giardini demaniali in consegna al Ministero è andata notevolmente aggravandosi negli ultimi anni, da quando è stato inspiegabilmente soppresso il Comitato per lo studio e la conservazione dei giardini storici che – composto da studiosi di diversa estrazione e provenienza – ha svolto per decenni un importante ruolo di sensibilizzazione e di consulenza, costituendo un sicuro punto di riferimento all’interno e all’esterno dell’Amministrazione.
RingraziandoLa sin da ora per la Sua disponibile attenzione e in attesa di cortese riscontro.

I relatori del convegno:
Margherita Azzi Visentini, Politecnico di Milano
Paola Bussadori, architetto, Padova
Francesco Canestrini, Soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata e per le province di Lecce, Brindisi e Taranto
Alberta Campitelli, Soprintendenza Beni Culturali di “Roma Capitale”
Vincenzo Cazzato, Università del Salento, Lecce
Mariapia Cunico, Università IUAV di Venezia
Francesca Dalla Vecchia, Università di Padova
Massimo de Vico Fallani, Università di Roma “La Sapienza”
Marco Dezzi-Bardeschi, Politecnico di Milano
Patrizio Giulini, Università di Padova
Giuseppe Ghirlanda, studio Ghirlanda, Padova
Carlo Mambriani, Università di Parma
Sergio Mutto Accordi, Università di Padova
Laura Sabrina Pelissetti, Presidente Rete dei Giardini Storici, Regione Lombardia
Giuseppe Rallo, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Veneto
Tiziano Tempesta, Università di Padova
Luigi Zangheri, Università di Firenze

La coordinatrice del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova
Antonella Pietrogrande

Padova 4 aprile 2014

Sito web: www.giardinostoricounivpadova.it

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Last modified: 7 Luglio 2015