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Written by: Professione e Formazione

Terza età felice nelle Dolomiti

Terza età felice nelle Dolomiti

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO). Si è conclusa nelle festività pasquali la mostra dei dieci progetti finalisti del concorso d’idee in due fasi per la costruzione di un fabbricato composto da 30 alloggi per anziani autosufficienti (coppie o persone singole). Lanciato dalla Fondazione Cortina d’Ampezzo per Anziani Onlus con il supporto della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti (che affianca il locale Ordine degli architetti e sta promuovendo negli ultimi anni un’attiva politica dei concorsi sul terriotrio provinciale), il bando per “Senior City” ha richiamato ben 258 proposte (di cui 5 dall’estero), che si sono cimentate sul pendio erboso che precede il borgo di Chiave e le propaggini boscate della nota località turistica dolomitica.
Il progetto vincitore (del gruppo guidato dal trevigiano Matteo Bandiera con Fausta Occhipinti e Gianluca Parcianello) istituisce una relazione di continuità con il contesto attraverso due semplici volumi a corte con struttura in legno disposti in modo sfalsato in pianta e sezione e sviluppati su due piani, sorretti da un basamento in calcestruzzo inserito nel pendio e adattato all’orografia del sito. In copertura, un sistema di giardini e piccoli orti (da manutenere a carico degli abitanti della struttura) riduce gli impatti dell’intervento. I volumi sono concepiti secondo un’estrema semplicità funzionale e costruttiva, individuando una scansione modulare grazie alla struttura lignea di 6.5 x 6.5 m che richiama soluzioni costruttive dell’architettura spontanea autoctona. Il volume verso valle ospita 20 appartamenti (10 per piano), più ampi spazi per attività comuni, le cucine e il poliambulatorio. Quello verso monte, da realizzarsi eventualmente in una seconda fase, prevede altri 10 alloggi, la palestra a doppia altezza con la terrazza e i relativi servizi. Seguendo principi di familiarità e adattabilità, i rivestimenti e gli arredi interni sono in larga misura personalizzabili; le chiusure verticali verso l’esterno e il corridoio di distribuzione diventano dispositivi per generare piccoli luoghi abitabili da personalizzare, occasioni d’interazione e incontro. Imprescindibili infine le attenzioni alla compatibilità ecologica dell’intervento: risparmio energetico, comfort ambientale, recupero acque piovane per usi sanitari e irrigui, ottimizzazione degli apporti solari e delle schermature.
Per maggiori informazioni, compresi i verbali della giuria presieduta da Alberto Cecchetto e composta dalla presindentessa della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti Francesca Bogo, dal presidente della Fondazione Cortina d’Ampezzo per Anziani Onlus Stefano Zardini e dagli architetti Conradin Clavuot e Assunta D’Innocenzo: www.fabd.it

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Last modified: 7 Luglio 2015