TREVISO. 25 edizioni fa era il 1990 la Fondazione Benetton Studi Ricerche assegnava il suo primo Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino a Roberto Burle Marx. Proprio in quei mesi, nel cuore della Jugoslavia, si stava preparando la guerra etnica che avrebbe sconvolto i Balcani e che avrebbe conosciuto, a Srebrenica, nellodierna Bosnia, il più terribile genocidio dopo la seconda guerra mondiale.
Oggi – 24 anni dopo – quel cerchio si chiude e la Fondazione trevigiana presieduta da Luciano Benetton assegna a due piccoli villaggi della regione bosniaca del Podrinje, al confine con la Serbia, il suo prestigioso riconoscimento, in unedizione significativa, la 25esima. Una storia di memoria e di ritorno dove la cura del paesaggio è una scommessa sul futuro, ha spiegato il presidente della giuria, Domenico Luciani.
Il luogo è laltipiano sopra Srebrenica, circa 1000 metri sul livello del mare, un territorio segnato dal corso della Drina. Osma?e e Breani contavano rispettivamente 1.000 e 300 abitanti, prima della guerra. Dal 1993, per 10 anni, sono stati completamente abbandonati, molte case in rovina, il paesaggio agricolo occupato da vegetazione infestante e rovi. Ora, progressivamente, gli abitanti ritornano, in particolare la generazione sopravvissuta alla tragedia bellica, i cittadini sia serbi che bosniaci – che negli anni novanta erano ancora bambini. Un processo di riappropriazione dei luoghi che ha sollecitato linteresse dei giurati del Premio Scarpa soprattutto per due aspetti. Da una parte la capacità dei gruppi etnici di ritornare a convivere, di costruire lo spazio multiculturale come spazio di compresenza unitaria di diversi. Dallaltra su un piano più fisico-spaziale il ruolo dellagricoltura e della cura della terra come elemento chiave di questa ricucitura. Ci interessa capire ha spiegato Luciani nella conferenza stampa di presentazione del Premio, oggi alla Triennale come il paesaggio si comporta dopo un grande trauma, di quali siano le ragioni profonde che legano singoli individui o comunità al luogo abitato. Ci piace pensare che il nuovo percorso intrapreso dagli abitanti, ancora poche famiglie, di Osma?e e Breani, sia unutopia reale che indica un destino e che guarda al futuro. La piccola scala di questo angolo di Bosnia Erzegovina permette di sperimentare la fratellanza e lagricoltura come incrocio tra bellezza e utilità. Unagricoltura fatta di cooperazione internazionale e di partecipazione collettiva. Tra i protagonisti il gruppo Adopt Srebrenica, partner locale del progetto Seminando il ritorno dellassociazione padovana Agronomi e Forestali Senza Frontiere. Sono loro ad aver avviato, due anni fa, le colture di grano saraceno su 13 ettari di terreno tra Osma?e e Breani, come strumento di sostegno economico per le famiglie dei rifugiati che fanno ritorno ma anche il Premio della Fondazione Benetton ne è la dimostrazione come fattore di recupero della qualità dei paesaggi.
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino (spazi Bomben, Treviso):
9 maggio, conferenza sulle 25 edizioni del Premio e inaugurazione della mostra (ore 18)
10 maggio, seminario sul luogo designato (ore 9,30-13,30) e cerimonia di consegna (ore 17)
Programma completo: www.fbsr.it.