Lo scorso 26 febbraio lo spazio Valcucine Milano Brera ha ospitato la presentazione della prima traduzione italiana di The Thinking Hand. Existential and Embodied Wisdom in Architecture (Wiley & Sons, Londra, 2009), il saggio del celebre architetto e filosofo finnico Juhani Pallasma (1936), direttore e docente della Helsinki University of Technology, dagli anni settanta agli anni ottanta direttore del Museo Finnico di Architettura, dal 2008 membro della giuria del Pritzker Prize, autore di molti libri pubblicati in circa trenta lingue, alcuni dei quali diventati dei classici letti da studenti e architetti in tutto il mondo.
Tra questi, La mano che pensa, adottato come libro di testo in molte facoltà di architettura straniere e pubblicato dalla casa editrice di Pordenone Safarà Editore, inaugura la collana di architettura omonima a cura di Stefano Tessadori e Matteo Zambelli dedicata ai cinque sensi, alla percezione, alle esigenze abitative primordiali, alle atmosfere, ai dati materici e allinvecchiamento buono dellarchitettura, che pubblicherà prossimamente la traduzione italiana di altri due saggi di Pallasmaa: The embodied image e Question of perception, scritto in collaborazione con Steven Holl e Alberto Perez Gomez.
Recentemente sono stati pubblicati in Italia Frammenti. Collage e discontinuità nellimmaginario architettonico / Fragments. Collage and Discontinuity in Architectural Imagery (Giavedoni editore, Pordenone, 2012) e Lampi di pensiero. Fenomenologia della percezione in architettura (Pendragon, Bologna, 2011), entrambi a cura di Matteo Zambelli.
Pallasmaa, accompagnando il lettore in un viaggio attraverso i sensi e limportanza della materia, esorta a sperimentare la percezione e lesplorazione sensoriale completa dei luoghi senza privilegiare il senso della vista, oggi nettamente dominante. La sua filosofia, attenta al rapporto ambiente-uomo-edificio, indica la strada verso lestetica di unarchitettura ecosostenibile ed ecocompatibile. La mostra dei lavori di Pallasmaa «Studies in silence», che rispecchia la filosofia espressa nel suo saggio, sarà visitabile fino al 22 marzo nello spazio Valcucine Milano Brera.
Finalmente la mano di Pallasmaa
