VENEZIA. Dall8 febbraio gli spazi al secondo piano del Museo Correr si aprono alla rievocazione delluniverso urbano europeo con una mostra curata da Cesare De Seta, che ha dedicato a questo tema fondamentali contributi storico-critici. «Limmagine della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi» presenta levoluzione e i cambiamenti iconografici che hanno caratterizzato il tema della raffigurazione urbana nel corso dei secoli, a partire dalla visione rinascimentale. In mostra, tavole, tele, incisioni, atlanti e disegni provenienti da prestigiose collezioni italiane e straniere offrono un viaggio attraverso il tempo e lo spazio tra le capitali europee e le città italiane: dal «monumento xilografico» della Venetie MD di Jacopo de Barbari alle vedute di Firenze, Roma, Napoli, Genova, Siracusa di Gaspar van Wittel, Didier Barra, Alessandro Baratta, Jacob Philippe Hackert; dalle spettacolari rappresentazioni di Varsavia di Bernardo Bellotto sino agli scorci della Londra del XVIII secolo. Dalle topografie dipinte, che per secoli sono state lunico mezzo per mostrare la bellezza e la ricchezza delle maggiori città dEuropa, partendo dallItalia che per prima, grazie allinvenzione della prospettiva, introduce limago urbis come affascinante manifesto delle ambizioni di papi, principi o sovrani, sino alla fase del «lento divorzio» tra arte e scienza nel Secolo dOro, quando la topografia diventa disciplina con proprio statuto e si passa dalla veduta dimpianto prospettico alla vera e propria «pianta». Tra le opere in mostra, la monumentale pianta di Madrid di Pedro Texeira (189×295 cm) di metà Seicento, rinvenuta nei ricchi fondi del Museo Correr e restaurata per loccasione. La mostra, visitabile sino al 18 maggio, è accompagnata da un volume edito da Skira con contributi critici di Wouter Bracke, Jean Boutier, Massimo Cacciari, Cesare De Seta, Maria Iaccarino, Fernando Marias, Lucia Nuti, Matteo Palumbo, Bernd Roeck, Daniela Stroffolino.
La città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi
