LONDRA. Finora non avevamo badato più di tanto alla notizia, credendo si trattasse di una boutade legata ai capricci di qualche nouveau riche russo o cinese, oppure di qualche annoiato sceicco. Invece pare tutto terribilmente vero: l’idea di ricostruire la formidabile serra in forma di palazzo di ferro e vetro la più grande al mondo – pensata nel 1851 dal giardiniere Joseph Paxton per la prima Esposizione universale in Hyde Park. L’opera, perché concepita come temporanea, rappresentò un mirabile esempio di industrializzazione edilizia ante litteram. Talmente straordinario che nel 1854 si decise di ricostruire il Crystal Palace nella zona di Sydenham, ove bruciò nel 1936. Ora, anno del Signore 2014, si punta a riproporre la seconda copia (budget di 400 milioni di sterline), con la consulenza di Arup e il contributo di un progettista che dovrà operare con fedeltà allo spirito dell’originale in tutta la sua ingenuità, proporzione e magnificenza. All’appello hanno risposto in 40 dalla madrepatria e da Stati Uniti, Francia, Germania, Danimarca, Cile, Olanda e Italia. In primavera 5 prescelti dovranno presentare una proposta più dettagliata, mentre il verdetto della giuria (nella quale siedono tra gli altri il presidente del Riba e il sindaco Boris Johnson) è atteso per l’estate. Tuttavia, a 164 anni dalla primizia, forse l’aura non sarà più la stessa…
Londra 1/ Nostalgia canaglia: quando un’icona della modernità passa in retroguardia
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