New York. Si è tenuta il 24 ottobre lattesa cerimonia inaugurale del Franklin Delano Roosevelt (Fdr) Four Freedoms Park. Allestremità sud della Roosevelt Island, lopera rende omaggio ai presupposti di ogni assetto democratico individuati dal presidente statunitense di cui porta il nome: la libertà di espressione, di culto, dal bisogno e dalla paura.
Linaugurazione chiude idealmente il cerchio di un singolare caso di architettura postuma. Infatti, durante il periodo di forte rinnovamento urbano che New York conobbe verso fine anni sessanta, il sindaco John Lindsay promosse il cambio di denominazione e lo sviluppo in chiave monumentale della Welfare Island, dedicandola al presidente che guidò gli Stati Uniti fuori dalla depressione economica e dal secondo conflitto mondiale. Il concorso prontamente indetto venne vinto nel 1972 da Louis I. Kahn, convinto sostenitore di Roosevelt e autore di diverse proposte sul tema dei memoriali oltre che di un testo, il primo della sua carriera, proprio sullarchitettura monumentale (Zucker, 1944). Due anni dopo, il corpo esanime di Kahn venne ritrovato nella toilette della Penn Station di New York con accanto i disegni dettagliati del Fdr Memorial; tuttavia, la morte dellarchitetto e il rischio di bancarotta che aleggiava in quegli anni sulla metropoli segnarono linizio di un lungo fermo amministrativo del progetto. Sostenuti da diverse fondazioni, allinizio del nuovo millennio gli eredi di Kahn decidono di portare a compimento lopera (costata, secondo il «New York Times», 53 milioni di dollari); lo studio newyorchese Mitchell & Giurgola riceve lincarico di seguirne la realizzazione e, nellottobre 2010, viene finalmente posata la prima pietra.
Il progetto drammatizza la forma triangolare del sito enfatizzando la prospettiva verso il vertice sud dellisola: infatti, percorrendo la scalinata monumentale e il successivo percorso piantumato, lo sguardo si mantiene fisso sulla testa bronzea di Roosevelt, oltre la quale si apre uno spazio delimitato su tre lati da candidi muri; a conclusione del percorso il visitatore viene così invitato a una silenziosa e intima contemplazione. In tal modo lopera si relaziona tanto con lacqua che la circonda quanto con lo skyline di New York (e, in particolare, con lalta sagoma della vicina sede di Manhattan delle Nazioni Unite, istituzione fortemente auspicata da Roosevelt), mediando tra il lento scorrere dei flutti dellEast River e la frenetica vita della metropoli.
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Last modified: 11 Gennaio 2019