Visit Sponsor

Davide FragassoWritten by: Città e Territorio

Segni di rinascita dall’’Aquila e dintorni

Segni di rinascita dall’’Aquila e dintorni

L’Aquila. Ad appena un mese dal reportage sulla ricostruzione in Abruzzo (cfr. il numero scorso di questo Giornale), alcuni aggiornamenti si rendono necessari, a dimostrazione dell’irrequietezza che sta vivendo la città tra spinte dinamiche e immobilismo burocratico.
Il concorso internazionale di progettazione per piazza d’Armi bandito a febbraio, si è chiuso con 33 proposte e partecipazioni internazionali da Spagna e Polonia, a giugno se ne conoscerà l’esito. Si tratta di una delle aree più vaste della città (circa 180.000 mq): il masterplan prevede tre comparti per la realizzazione di una grande piazza (in grado di ospitare lo storico mercato di piazza Duomo) e di un parcheggio interrato (per un totale di 32.000 mq), un teatro polivalente (3.000 mq) in un parco urbano (85.000 mq) e infine attrezzature sportive (68.000 mq). Costo stimato dell’operazione circa 13,4 milioni, di cui 4 finanziati dal ministero dell’Economia e 3 dal governo australiano.
Nel  frattempo è stato aggiudicato l’appalto dell’altro importante bando relativo al recupero dell’ex mattatoio, esempio di archeologia industriale che ospiterà (almeno temporaneamente) la collezione del Museo nazionale d’Abruzzo la cui sede, il Castello spagnolo, è fortemente danneggiata del sisma. La gara, un appalto integrato bandito a giugno dal Mibac, si è conclusa con l’aggiudicazione per l’esecuzione delle opere all’Ati De Sanctis Costruzioni e Sir.re.co (entrambe di Roma) e, per la progettazione esecutiva, una Atp guidata da Enrico Bertoletti. L’area è stata concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune al Ministero; il progetto prevede recupero, ristrutturazione e adeguamento sismico delle strutture, nell’ambito di un progetto museografico e museologico curato dall’amministrazione, nonché la demolizione di due palazzi sostituiti da un parcheggio interrato a uso del museo.
In questo clima di fermento, forte del successo di partecipazione dell’anno scorso, c’è il secondo appuntamento con il Salone della ricostruzione (24-27 maggio), organizzato quest’anno in collaborazione con Bologna Fiere-Saie. Appuntamento con produttori nazionali ed esteri e importante occasione di riflessioni professionali alla vigilia della ricostruzione pesante, il Salone sarà anche l’occasione per presentare il catalogo della prima edizione del Premio Ad’A (Architettura d’Abruzzo), che ha coinvolto circa 180 progettisti e oltre 80 studi professionali, con un inaspettato successo di partecipazione. I risultati presentati alla stampa l’8 maggio a Pescara forniscono un quadro piuttosto completo e articolato delle opere più interessanti realizzate in Abruzzo tra il 2000 e il 2010. I vincitori del riconoscimento sono Salvatore Colletti e Michela Giammarini per il progetto di un edificio bifamiliare; Ettore De Lellis per un edificio rurale; Lucio Rosato con la «casa che guarda il mare»; Giovanni Vaccarini con un edificio polifunzionale nell’ex Arena Braga; Marco Volpe per l’auditorium «Luigi Sciarretta».
Intanto, sono stati consegnati i piani di ricostruzione dell’Area omogenea 5 redatti dall’Università Gabriele D’Annunzio con la Facoltà di Architettura di Pescara, attraverso la convenzione tra Stm (Struttura tecnica di missione), Comuni e Scut (Sviluppo competitivo urbano e territoriale). Progetto nato dall’esperienza InterLab che è all’origine del piano per Poggio Picenze, il cui progetto pilota, traduzione architettonica del piano urbanistico, assume un significato particolare. Il piano lavora sulle riconnessioni in una realtà policentrica, valorizzando le preesistenze storico-artistiche in un borgo dall’interessantissimo impianto urbano, puntando su soluzioni contemporanee integrate nel paesaggio. Seppur con ritardi e la consueta inerzia burocratica, L’Aquila e il cratere sismico cominciano a muoversi.

Autore

  • Davide Fragasso

    Nasce a Pescara nel 1982 dove, senza troppa fretta, nel 2012 si laurea in architettura con una tesi sulla rigenerazione urbana dei quartieri fascisti. Interessato dalle mutazioni urbane e dalla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico è co-fondatore, insieme a colleghi e amici di battaglie intellettuali, del Comitato Abruzzese del paesaggio, impegnato in prima linea nella sensibilizzazione sui temi del paesaggio e dell’architettura. Nel 2009 organizza il workshop internazionale “Metro-Borghi” a cui partecipano le Università di Lubiana, Pescara e della Florida. Dal 2013 è dottorando in architettura con una ricerca sul ruolo del metodo nella pratica professionale e nell’insegnamento dell’architettura. Nel 2014 la sua ricerca è selezionata per il convegno “La ricerca che cambia” – convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, organizzata dallo IUAV. Vive e lavora come architetto in Svizzera dove, parallelamente alla professione, coltiva con ottimistica pazienza la propria personale ricerca partecipando a concorsi e convegni senza dimenticare nei ritagli di tempo la passione per la musica, la fotografia e la bicicletta.

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 83 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 27 Gennaio 2016