Dopo un iter pluriennale, passato per lapprovazione nel 2007 del Piano di assetto del territorio (lo strumento di pianificazione strutturale secondo la legislazione veneta), la città scaligera si è recentemente dotata del suo primo Piano degli interventi. Si tratta di un passaggio molto atteso, che permette di archiviare il vecchio Prg risalente al 1975. Per sua natura, un piano urbanistico assomma aspetti prettamente disciplinari con altri di natura politico-amministrativa, prefigurando unidea di città e del suo futuro. Ma quale idea viene proposta per Verona? Mentre altre città hanno scelto strategie improntate al «consumo zero» delle risorse territoriali, a Verona limpalcatura del piano si fonda sulle istanze di trasformazione espresse dai privati in occasione di due bandi pubblicati nel 2009. Delle 650 domande presentate, oltre 300 sono state accolte, prevedendo così per il prossimo futuro oltre 4 milioni di mc di nuova edilizia (2 milioni dei quali residenziali). Alla luce della congiuntura economica la previsione appare irrealistica, mentre una sua attuazione parziale mina il bilancio previsionale sul fronte della città pubblica (servizi e infrastrutture), le cui voci di entrata si reggono sui contributi di solidarietà e sui meccanismi perequativi introdotti. Limpressione è che, in tempi di vacche magre per le casse comunali, le cubature concesse siano state dimensionate per ragioni di bilancio, senza alcun disegno complessivo per la città. Fa in parte eccezione il quadrante di Verona Sud, dove il masterplan redatto con il contributo dello studio Foa introduce il tema della riqualificazione dei quartieri e delle aree ex industriali attraverso contenuti di carattere morfologico-insediativo, indirizzando la qualità delle trasformazioni. Resta sul campo un enorme lavoro tecnico, tradotto in una mole di documenti (230 pagine per le sole norme tecniche), con molte novità rispetto ai vecchi piani normativi; su tutti, la disciplina di tutela e valorizzazione del paesaggio. La verifica dellattuazione metterà alla prova previsioni quantitative e novità, ponendo di fronte alle necessità dellinterpretazione e, non ultimo, della responsabilità, tutti i soggetti coinvolti.
Articoli recenti
- COP30: per un futuro migliore, dovremo imparare dall’Amazzonia 31 Ottobre 2024
- Alto Adige, quando il benessere del territorio si riflette nella baukultur 30 Ottobre 2024
- Architettura instabile, la performance di Diller Scofidio+Renfro 30 Ottobre 2024
- In-VisIBLe, cultura accessibile a tutti 30 Ottobre 2024
- Venezia: l’Hortus Redemptoris non è più conclusus 30 Ottobre 2024
- Veneto: il patrimonio di ville e giardini valorizzato dal PNRR 30 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il colpo di grazia. (Chi ha ammazzato l’architettura?) 30 Ottobre 2024
- Festa dell’architetto 2024: Italia a due velocità 28 Ottobre 2024
- Vienna Nordwestbahnhof, la città senza qualità 28 Ottobre 2024
- Gres porcellanato effetto marmo: eleganza senza tempo per ogni stile 28 Ottobre 2024
- Alberto Ponis (1933-2024) 26 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il signor C., provetto nuotatore 23 Ottobre 2024
- Chiare, fresche e dolci acque. Urbane 22 Ottobre 2024
- Legge sull’architettura, sarà la volta buona? 22 Ottobre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata