È morto il 15 giugno alletà di 77 anni Günther Domenig, architetto austriaco tra i fondatori della scuola di Graz, straordinaria fucina di talenti dirompenti nel panorama conservatore del locale dopoguerra. È lautore di alcune delle più radicali opere del decostruttivismo austriaco, tra cui la Steinhaus sullOssiachersee in Carinzia, terminata nel 2008, vero e proprio manifesto, personale e intimista, di unarchitettura che si è evoluta cupa e tormentata lungo 24 anni di costruzione. Oltre a questo monumento a un decostruttivismo ben lontano dal presenzialismo tuttofare di altri autori considerati formalmente simili o influenzati dallarchitetto austriaco, vanno ricordate, tra le opere di una carriera iniziata negli anni sessanta sotto accenti brutalisti, la discussa filiale della Cassa di Risparmio nella Favoritenstrasse a Vienna con la facciata in lamiera piegata (1975-79), i laboratori di ricerca dellUniversità di Graz (1993-96), il centro di documentazione a Norimberga sulle ceneri di un vecchio edificio nazista sulla piazza dei raduni del partito di Speer, il rinnovo del Ronacher Theater a Vienna e la sede della T-Mobile (nella foto), realizzata nel 2004 in collaborazione con Gerhard Wallner, scuro monolite dalla massa enorme arenato incombente sul paesaggio accidentale della prima periferia viennese. Accanto alla pratica professionale, Domenig è stato anche professore emerito allUniversità tecnica di Graz.
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