Pescara. Linaugurazione del nuovo «Ex_INC Città della musica» è un tassello importante nel processo di trasformazione delle aree nel quadrante sud ovest, futuro polo dellarea metropolitana, e oggetto di più interventi: lEuropan 7, di cui il progetto della Città della musica risultò vincitore nel 2003, il Pic Urban 2 e la riqualificazione del parco fluviale. La presentazione ha aperto un tavolo tecnico tra gli attori interessati alla gestione della struttura (Conservatorio e Università in primis), chiamati a riempirne di contenuti le sale.
La Città della musica è unambiziosa idea di rinascita urbanistica, culturale e sociale che si colloca nel punto dintersezione tra gli assi di attraversamento extraurbano, in un contesto di forte degrado: una parte di città a ridosso del fiume, per decenni asse di sviluppo industriale e oggi interessata da un processo di dismissione ma anche di riqualificazione spontanea. Il progetto, che occupa unarea di 20.900 mq, nasce infatti dal recupero dellex inceneritore, struttura degli anni settanta dalla vita brevissima. La nuova fabbrica della musica si muove tra limmagine di «rovina del presente» in un paesaggio postindustriale e quella di contenitore high tech, vivendo la dicotomia come traduzione architettonica di un programma funzionale altrettanto complesso. La volontà di conservare la struttura preesistente nel suo valore iconico è stato il fil rouge del progetto, che ha però dovuto fare i conti con il pessimo stato di conservazione delle strutture. Pertanto la demolizione del corpo fossa centrale e della ciminiera è divenuta loccasione per un intervento che ricostruisce linvolucro recuperando la spazialità interna del volume principale, esaltando i rapporti di scala e rinunciando a un frazionamento speculativo che ne massimizzasse la superficie, mentre un faro ricostruisce virtualmente la ciminiera. Un intervento che si giustifica con la ricerca della «vertigine dello spazio», esplicitata dai sistemi di risalita a tuttaltezza del corpo centrale (oltre 20 m), sul cui vuoto si affacciano i vari ambienti in una continuità spaziale davvero contemporanea: sale prova, uffici, internet point, sala proiezioni, caffetteria.
Ma lintervento, di cui è stato realizzato, per un costo di 2 milioni, solo il primo dei tre lotti (1.800 dei 2.800 mq di superficie coperta complessiva), va oltre: riqualificando il contesto attraverso la modellazione del suolo; sollevando ledificio rispetto al fiume cui si collega per mezzo di una grande rampa (secondo lotto) che rilegge loriginario percorso per lo sversamento dei rifiuti. Sotto la rampa, in quota semi ipogea, trovano spazio tutti gli ambienti sensibili dinsonorizzazione: un auditorium con sala registrazione, la scuola di musica e i laboratori. Come un nastro, la rampa attraversa ledificio rimanendo incisa dai pilastri del corpo principale per poi piegare su se stessa, generando un nuovo volume a sbalzo in cui la luce gioca un ruolo fondamentale. Sulla terrazza di copertura, gli impianti rivestiti di metallo microforato confermano la natura industriale delledificio. Infine, il dislivello rispetto al fiume sarà colmato dallarena concerti immersa nel parco. Per il secondo lotto i finanziamenti già disponibili restano in attesa dei noti tempi burocratici.
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Last modified: 27 Gennaio 2016