Vorno (Lucca). Nella musica larmonia è definita come la scienza e larte della formazione degli accordi in senso verticale, e della loro concatenazione in senso orizzontale. Questo stesso dualismo è insito nel concetto dellabitare. Abitare infatti significa saper comprendere sia le relazioni che esistono tra terra e cielo, sia il significato del luogo e la sua identità. Questi aspetti si rintracciano allinterno della tenuta ex Villa Minutoli-Tegrimi, risalente al secolo xvii. La tipologia costruttiva dei diversi fabbricati rispecchia quella tipica delle strutture agricole della Toscana, con murature in pietra spesso intonacate, solai a travi e travicelli in legno, coperture a falde con manto in coppi ed embrici. Diversamente, la casa padronale è unelegante dimora signorile ed è il fulcro di tutta la proprietà.
In questo articolato contesto la proprietaria Cecilia Bertoni ha realizzato il «Progetto dello Scompiglio», in cui la percezione dello spirito del luogo è stata riferimento chiave ai fini del recupero della tenuta di circa 160 ettari, i cui lavori hanno avuto inizio nel 2003. Attualmente è in corso il completamento del teatro e degli spazi espositivi, a cui è collegata lattività dellAssociazione culturale dello Scompiglio, di cui Bertoni è fondatrice e direttrice artistica. Lintervento ha messo in stretta relazione ambiti differenti: il recupero e la salvaguardia del paesaggio, lagricoltura, le attività artistiche e il restauro conservativo. In particolare, il progetto ha favorito la valorizzazione e il riuso dellesistente mediante una lettura critica dello stato dei luoghi, da cui è scaturita la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive, facendo affidamento su risorse autoctone come acqua, legno, terra e colture, al fine di soddisfare i fabbisogni primari. Ecologia, energie rinnovabili e sostenibili, ambiente e bioarchitettura si relazionano con i principi propri della conservazione delle costruzioni. Infatti, la finalità principale del progetto mira a rendere le strutture della tenuta energeticamente autosufficienti, alimentate da fonti rinnovabili: gli involucri sono stati potenziati per ridurre i fabbisogni, mentre lenergia elettrica è in parte fornita da un campo fotovoltaico e quella termica è prodotta da un sistema centralizzato con caldaia a cippato il cui legno proviene dal bosco della tenuta. Così termini come efficienza energetica, fonti alternative di energia, bioedilizia non sono lesternazione di una conoscenza manualistica, bensì il risultato di una lettura diretta e attenta del luogo.
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