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Written by: Professione e Formazione

Ecco il nuovo mercato di Testaccio

Ecco il nuovo mercato di Testaccio

S’inaugura a Pasqua il nuovo mercato rionale di Testaccio realizzato in project financing a dieci anni dall’aggiudicazione della gara indetta dal Comune per la progettazione, costruzione e gestione dell’opera. L’intervento è collocato in un’area di 10.000 mq di proprietà pubblica, che corrisponde a due lotti previsti dal piano di lottizzazione per il quartiere operaio del 1873 e rimasti inedificati. L’edificio si sviluppa su due livelli e si compone di due parti separate da una via pedonale, che riprende la divisione dei lotti continuando uno degli assi che strutturano il quartiere secondo la maglia ortogonale ottocentesca: la parte pubblica comprende il mercato rionale e alcuni servizi (1.212 mq), mentre la parte accessoria (1.077 mq di negozi e 1.533 mq di amministrativo a piano terra; 1.439 mq di coabitativo/ricettivo al primo piano) garantisce alla società proponente la sostenibilità economica dell’intervento. Completa l’opera accessoria anche l’autorimessa interrata con parcheggi pertinenziali e pubblici a rotazione (4.672 mq). Le due componenti funzionali sono state affidate a progettisti diversi, il cui coordinatore ha tentato di rendere coerenti soprattutto nella ripetizione della struttura modulare, leggibile nelle facciate vetrate del piano terra e nei volumi rivestiti in acciaio e mattoni che emergono al piano superiore. Nonostante il complesso s’inserisca nel tessuto urbano del quartiere rispettandone gli assi e gli allineamenti dei fronti, l’intervento appare un corpo estraneo in un contesto caratterizzato dall’edilizia sobria e quasi severa dei lotti popolari e dell’adiacente complesso dell’ex Mattatoio. Questo effetto deriva anche dall’infelice scelta del colore bianco, che tende ad annullare il peso visivo del laterizio, un chiaro riferimento al vicino «Monte dei cocci». La gestazione del progetto è stata particolarmente lunga per gli ingenti ritrovamenti archeologici, risalenti probabilmente alla prima età imperiale, rinvenuti su gran parte dell’area a seguito delle indagini condotte dalla Soprintendenza ai Beni archeologici: strutture per lo stoccaggio delle merci, a servizio del vicino porto fluviale dell’Emporium, in ottimo stato di conservazione e caratterizzate da una tecnica peculiare per la costruzione muraria che prevedeva il reimpiego delle anfore per il trasporto delle derrate. Le modifiche hanno implicato un cambiamento della concezione strutturale, con l’inserimento di una piastra tra le fondazioni e il piano dei parcheggi che ha reso indipendente la posizione dei pilastri tra i due livelli, in modo da rispettare i sottostanti resti archeologici. L’altezza della piastra consente di organizzare un percorso espositivo che in futuro sarà gestito dalla Soprintendenza. I maggiori costi di costruzione (dai circa 13,9 milioni previsti a oltre 20 milioni), hanno inoltre implicato una riformulazione del piano economico-finanziario alla base della convenzione del 2005, che prevede tra l’altro l’estensione del diritto di superficie da 30 a 90 anni per l’opera accessoria. Questa è già stata inaugurata lo scorso luglio con l’apertura della sede di «Porta futuro», uno spazio gestito dalla Provincia per la formazione e l’orientamento nel mondo del lavoro, mentre si stanno consegnando agli operatori i 103 banchi del mercato. La storica piazza Testaccio sarà così liberata e trasformata, sperando che stavolta l’amministrazione decida di ricorrere alla procedura concorsuale.
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Last modified: 20 Luglio 2015