Bologna. LOrdine degli architetti, insieme a quelli di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, ha lanciato in una conferenza stampa a fine dicembre «La qualità non è in svendita», campagna destinata principalmente alla società civile che dovrebbe portare i professionisti a indicare sui documenti, progetti inclusi, il marchio «QNS». Scopo della campagna, cui si affianca anche il lancio di un canale YouTube dellOrdine, è dare uninformazione corretta rispetto a quanto veicolato negli ultimi mesi dalla stampa riguardo a presunti comportamenti corporativi. Gli architetti bolognesi vedono in questo attacco alle professioni liberali un duplice scopo predatorio: «Da una parte vi sono le spinte del mondo politico che mirano a impossessarsi delle casse di previdenza private per risanare i dissanguati conti dellInps e, dallaltra, le grosse concentrazioni di capitale che vogliono conquistare questo mercato senza detenere le necessarie competenze (è il caso della creazione di società di capitali con maggioranza non professionale)». Il tutto è amplificato, sostiene ancora lOrdine, «dal comportamento, ai limiti della deontologia, di alcuni colleghi che, attraverso il ricorso a scontistiche fuori da ogni logica e con la vendita dei propri servizi su siti di e-commerce, tendono a sminuire il nostro ruolo sociale e di servizio allinteresse pubblico a mera merce di scambio». I veri freni sono invece nella burocrazia pubblica, nel quadro legislativo farraginoso, nella concorrenza sleale di enti e università che vendono servizi in conflitto dinteresse. La vera liberalizzazione sarebbe quella di bandire concorsi aperti per tutte le opere pubbliche, così come avviene in tutta Europa, e fortunatamente in alcune regioni e province italiane.
Articoli recenti
- In tempi di crisi, ci salverà l’urbanistica analogica 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La sfida dei Collegi: conservare innovando 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Urbino, dove la Pineta ferma la città 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La Data, apertura senza enfasi per un luogo senza fine 15 Ottobre 2025
- Aga Khan Award 2025, vincono le forme per le comunità 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. L’utopia di Terni: partecipata e incompiuta 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Bordighera, la vacanza democratica dei milanesi 13 Ottobre 2025
- Dedalo Minosse, quanti premi alla miglior committenza 12 Ottobre 2025
- Patrimoni a rischio: gli spazi sacri di Juha Leiviskä 11 Ottobre 2025
- Chemnitz, le forme del suono nella capitale della cultura 8 Ottobre 2025
- Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8 8 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Red Brick Art Museum: mattoni e natura a Pechino 7 Ottobre 2025
- Dentro la natura 7 Ottobre 2025
- Moquette in lana: bellezza naturale, performance superiori 7 Ottobre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata