Visit Sponsor

Written by: Reviews

Visioni del futuro, ma poco comprensibili

Visioni del futuro, ma poco comprensibili

Visitabile fino al 13 febbraio al Palazzo della Ragione di Padova, «Superurbano. Rigenerazione urbana sostenibile» è il titolo della mostra organizzata in occasione della V edizione del Premio d’architettura Cappochin. Dedicata alla città intelligente, inclusiva, sostenibile, è caratterizzata da un allestimento che assomiglia più a un esperimento piuttosto che a una mostra visitabile con profitto. Una serie di strutture in legno d’abete distribuite organicamente all’interno del Palazzo (con cui peraltro entrano in conflitto, rendendone difficile la lettura), arricchite da un sistema di luci e suoni che si attivano mentre i visitatori percorrono lo spazio (metafora della città con le sue strade, vie, isolati urbani), rappresentano l’addensamento fisico che si percepisce mano a mano che ci si avvicina al centro cittadino. La loro trasformazione da scheletri lignei a volumi definiti, grazie ai rivestimenti in tela, culmina con tre coppie di strutture, dedicate rispettivamente ai tre temi nei quali i 19 progetti scelti per raccontare il tema della rigenerazione urbana sono divisi. Altrettanti video sono proiettati sulla tela, da sei postazioni fisse. Ma in che misura è destinata al grande pubblico una mostra che prevede sei postazioni fisse per la visione di materiale audiovisivo, proiettato su una superficie morbida e semitrasparente la cui visione è resa incerta dal fluttuare dell’immagine?
A differenza delle edizioni precedenti (mostre monografiche curate dagli architetti stessi), quest’anno la rappresentazione concettuale della sostenibilità sovrasta il contenuto dei progetti, peraltro difficilmente comunicabile: non è facile raccontare le qualità ecosostenibili di progetti urbanistici in pochi minuti di video. L’allestimento non risolve così né il tema della quantità di dati da comunicare né la qualità del raccontare e, autoreferenzialmente, privilegia le proprie qualità artistiche. Alla mostra si affianca l’ormai consueto Tavolo dell’architettura a cura della Fondazione Cappochin, quest’anno disegnato da Michele De Lucchi. A pochi passi dal Caffè Pedrocchi, espone le immagini dei progetti vincitori e segnalati al Premio: una struttura a ponte, sulla quale sono poggiati una serie di leggii a scala urbana, funge da ideale traghetto dal «presente caotico verso un migliore futuro per la città». Il tema della mostra s’intreccia con Wawe, i seminari estivi dello Iuav che hanno interessato varie località del Veneto (cfr «Il Magazine dell’Architettura», n. 43) e i cui esiti sono esposti presso il Centro culturale San Gaetano. Qui hanno luogo anche una serie d’incontri con giovani architetti padovani, organizzata dalla rivista dell’Ordine locale, nell’ambito dell’iniziativa BoxAN. www.bcbiennial.info

IMG20120301110534252

Autore

About Author

(Visited 77 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 21 Luglio 2015