Dopo la firma dellAccordo di programma dello scorso giugno, si è arrivati alle ultime tappe delliter amministrativo. Alla conferenza dei servizi (che ha analizzato le oltre 5.600 osservazioni presentate e apportato modifiche alle Norme tecniche di attuazione, tra cui labbassamento delle torri da 90 a 80 m, linclusione delle prescrizioni della commissione Vas e la realizzazione di un piano di monitoraggio ambientale costante) sono seguiti un consiglio straordinario della Regione Veneto in cui si è respinta una richiesta di moratoria in attesa dinterventi programmatici successivi, nonché gli avvalli delle amministrazioni interessate (Dolo e Pianiga). Al momento in cui questo giornale va in stampa, per lultimo assenso manca solo la firma di Luca Zaia, governatore della Regione, dopodiché il progetto (terziario, commerciale e ricettivo su unarea di 715.000 mq dal costo stimato di 2 miliardi), passerà alla fase esecutiva. Gli esiti sono quantomeno paradossali: di fronte al rispetto della normativa (la maggior parte delle aree ricade comunque in zone destinate ad attività produttive) e toccata di rimbalzo da alcune riflessioni antitetiche di Zaia (la sua affermazione alla Ponzio Pilato che «le variazioni urbanistiche passano in Regione a livello notarile se hanno lok dei consigli comunali e della Provincia» e la necessità di rifondare il rapporto tra uomo e natura rispetto a come è stato vissuto finora nel Veneto), lultimo passo è stato demandato ai sindaci di due comuni veneziani che sommano circa 30.000 abitanti, di fronte a un intervento attorno al quale gravita il Veneto (larea sarà raggiungibile, in 60 minuti, da 4,7 milioni di abitanti). Non hanno inciso sulliter nemmeno le 11.000 firme raccolte dai Comitati ambiente territorio, che nel corso delle serate di presentazione del progetto si sono duramente opposti.
Articoli recenti
- Chemnitz, le forme del suono nella capitale della cultura 8 Ottobre 2025
- Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8 8 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Red Brick Art Museum: mattoni e natura a Pechino 7 Ottobre 2025
- Dentro la natura 7 Ottobre 2025
- Moquette in lana: bellezza naturale, performance superiori 7 Ottobre 2025
- Pisa e la sua Biennale: sesta edizione, grandi numeri 7 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Mario Botta a Ligornetto, 50 anni di tettonica vernacolare 6 Ottobre 2025
- Utopian Hours 2025: le città come alleanza globale 6 Ottobre 2025
- Aperto, urbano, sobrio. Il Grande Maxxi si prepara al cantiere 1 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Rezé, il Le Corbusier rimosso 30 Settembre 2025
- Al di là del muro: nuove narrazioni architettoniche sul confine 30 Settembre 2025
- Intelligenza e democrazia in architettura: il progetto come bene comune 29 Settembre 2025
- L’Italia senza casa 27 Settembre 2025
- Nicholas Grimshaw (1939-2025) 27 Settembre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata