Lowell (Massachusetts). Molte città medie americane, le cosiddette gateway cities, per il mutare rapido delle loro sorti, sono state costrette a cambiare più volte identità. È accaduto a Lowell, simbolo della rivoluzione industriale americana e capitale dellindustria tessile doltreoceano.
Tutto inizia nei primi decenni dellOttocento. Da insignificante città rurale, grazie a una straordinaria presenza dacqua (i fiumi Marrimack e il Concord), Lowell diventa la seconda città dello stato per numero di abitanti (molti gli immigrati provenienti dal Canada e dallEuropa, soprattutto tedeschi e irlandesi) e la prima per numero di attività produttive. La stagione industriale continua sino ai primi del Novecento quando luso del vapore simpone sullenergia idroelettrica, molto più costosa, mentre il baricentro produttivo nazionale viene spostato nel sud del paese. Il destino della città era dunque già segnato quando, a fine anni venti, si abbatte impietosa la scure della Grande depressione. Le industrie chiudono, la popolazione emigra, i mulini diventano simboli negativi. Per Lowell si tratta di sopravvivere. Nellimmediato dopoguerra inizia la distruzione capillare degli edifici industriali, sempre più incombenti e senza valore, sostituiti da piccoli (e anonimi) quartieri residenziali. Dalla demolizione si salvano importanti complessi tra i quali anche quello che oggi ospita lAmerican Textile History Museum. Nel 1978 la presenza del National Park Service (Nps) favorisce lingresso di Lowell nella lista del patrimonio culturale nazionale: il diventare meta turistica serve in parte a risollevare le sorti della città. Lultimo capitolo della storia recente è legato alleconomia culturale promossa dal Cultural Organisation of Lowell (Cool), unagenzia pubblico-privata che opera a favore del consolidarsi di una comunità locale creativa. Grazie alle nuove esigenze, e al supporto dello stato nel settore dellaffordable housing, altri mulini tra quelli «sopravvissuti» alle demolizioni diventano case-studio per artisti rendendo possibile linsediarsi di nuovi abitanti, molti dei quali provenienti dallarea di Boston, sempre più costosa.
Un grande progetto si prepara per il cosiddetto Hamilton Canal District: un intervento che richiede lo stanziamento di 64 milioni di dollari, la metà dei quali provenienti dallo stato per la realizzazione di circa 750 alloggi più 80.000 mq per attività commerciali, terziarie e produttive legate allindustria culturale. Il primo stralcio è stato inaugurato con il recupero del complesso degli Appleton Mills, promosso da un developer privato, il Trinity Financial, sotto lattenta guida di Nps: 130 unità residenziali in un corpo di fabbrica di 31.600 mq. Il cantiere, durato meno di due anni e inaugurato a luglio, è stato eseguito da unimportante impresa specializzata nel restauro di manufatti di archeologia industriale, la CWC Builders Inc.: salvati buona parte dellinvolucro e delle strutture portanti (unaffascinate foresta di colonne in ghisa visibili dallatrio centrale), mentre linterno si adatta alle nuove destinazioni duso. Lintervento, premiato come miglior progetto di recupero del patrimonio culturale 2011, contribuisce a rafforzare limmagine di Lowell come nuova capitale dellindustria culturale. Si aspettano ora i prossimi sviluppi.
Il caso di Lowell, dal declino del tessile alla rinascita con la cultura
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