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Davide FragassoWritten by: Professione e Formazione

Pescara: laboratori inaugurati e già chiusi

Sono passati sei mesi dall’inaugurazione del nuovo polo didattico della Facoltà di Architettura (cfr. «Il Giornale dell’Architettura» n. 95, giugno 2011), attesissimo ampliamento della sede storica. Ci si aspettava quindi che il nuovo anno accademico avrebbe portato l’apertura delle strutture, che però da settembre sono nuovamente chiuse, parzialmente inagibili per l’assenza degli impianti centralizzati. Il nuovo edificio incontra sin dall’inizio una lunga serie di ostacoli. Il progetto viene approvato nel 1999 ma, per via del budget a disposizione, gli impianti sono esclusi dall’appalto prevedendo di ricorrere in corso d’opera al finanziamento con ribasso d’asta. Nel 2004 parte la procedura di appalto, ma l’anno seguente la ditta vincitrice fallisce e i lavori passano alla seconda classificata, che li termina nel 2008 e restituisce l’opera. Nel 2009 parte quindi la progettazione del blocco delle centrali termiche ed elettriche e nel 2010, nonostante il bando sia pronto, l’amministrazione non dà seguito all’appalto integrato. Vista la situazione, a giugno, il direttore generale dell’ateneo Marco Napoleone propende per l’affidamento diretto ma viene licenziato dal Consiglio d’amministrazione (vicenda finita in tribunale). E mentre cresce la protesta degli studenti, che minacciano di occupare, il Consiglio di Facoltà (al quale partecipano il preside Alberto Clementi, il progettista Ludovico Micara e il responsabile del procedimento Piero D’Asdia) opta per una soluzione di compromesso temporanea, non del tutto condivisa: installare un sistema di impianti removibili (scelta aberrante negli intenti e nei risultati) per ottenere un’agibilità provvisoria e avvicinarsi all’aggiudicazione dei lavori definitivi. A vicenda non ancora conclusa, nonostante la coraggiosa riapertura provvisoria delle aule, il bilancio però è a dir poco negativo, con un ritardo stimato di almeno un anno e mezzo e un aggravio dei costi di circa 1,2 milioni. Con queste premesse, le speranze per il nuovo Campus Pindaro, progettato dai romani Abdr, sono davvero esigue. Un insegnamento non da poco per i giovani studenti di Architettura!

Autore

  • Davide Fragasso

    Nasce a Pescara nel 1982 dove, senza troppa fretta, nel 2012 si laurea in architettura con una tesi sulla rigenerazione urbana dei quartieri fascisti. Interessato dalle mutazioni urbane e dalla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico è co-fondatore, insieme a colleghi e amici di battaglie intellettuali, del Comitato Abruzzese del paesaggio, impegnato in prima linea nella sensibilizzazione sui temi del paesaggio e dell’architettura. Nel 2009 organizza il workshop internazionale “Metro-Borghi” a cui partecipano le Università di Lubiana, Pescara e della Florida. Dal 2013 è dottorando in architettura con una ricerca sul ruolo del metodo nella pratica professionale e nell’insegnamento dell’architettura. Nel 2014 la sua ricerca è selezionata per il convegno “La ricerca che cambia” – convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, organizzata dallo IUAV. Vive e lavora come architetto in Svizzera dove, parallelamente alla professione, coltiva con ottimistica pazienza la propria personale ricerca partecipando a concorsi e convegni senza dimenticare nei ritagli di tempo la passione per la musica, la fotografia e la bicicletta.

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Last modified: 27 Gennaio 2016