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Silvia MazzaWritten by: Progetti

Aperto il Civico archeologico di Ustica

Dal 17 settembre è visitabile il museo intitolato a padre Carmelo Seminara da Ganci, che per primo promosse ed eseguì scavi archeologici nell’isola dove fu parroco per cinquant’anni. Il percorso espositivo, curato dell’archeologa Francesca Spatafora, dirigente del nuovo Servizio Parco archeologico di Himera e delle aree archeologiche di Termini Imerese, presenta soprattutto reperti della Media Età del Bronzo (1400-1200 a.C.), rinvenuti dalla Soprintendenza di Palermo (scavi avviati dal 1974 e ripresi dal 2003) nel Villaggio dei faraglioni, uno degli insediamenti preistorici più importanti del Mediterraneo, abbandonato improvvisamente nel XII secolo a.C. per calamità naturali. Oltre alla preistoria, l’esposizione annovera anche reperti di età ellenistica e romana, provenienti da abitato, necropoli e tombe ipogee sulla rocca della Falconiera, a testimonianza della seconda fase di occupazione di Ustica, durata circa dieci secoli a partire dalla fine del IV sec. a.C. Suggestivo il complesso che ospita il museo, detto il «Fosso»: dei «cammaruna» (cameroni) che sull’Isola, anticamente luogo di confino, erano destinati a coloro che trasgredivano il regolamento. Fu utilizzato come luogo di espiazione in epoca borbonica e ancora nel Novecento per i dissidenti antifascisti.

Autore

  • Silvia Mazza

    Storica dell’arte e giornalista, scrive su “Il Giornale dell’Arte”, “Il Giornale dell’Architettura” e “The Art Newspaper”. Le sue inchieste sono state citate dal “Corriere della Sera” e dal compianto Folco Quilici nel suo ultimo libro Tutt'attorno la Sicilia: Un'avventura di mare (Utet, Torino 2017). Dal 2019 collabora col MART di Rovereto e dallo stesso anno ha iniziato a scrivere per il quotidiano “La Sicilia”. Dal 2006 al 2012 è stata corrispondente per il quotidiano “America Oggi” (New Jersey), titolare della rubrica di “Arte e Cultura” del magazine domenicale “Oggi 7”. Con un diploma di Specializzazione in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, ha una formazione specifica nel campo della conservazione del patrimonio culturale. Ha collaborato con il Centro regionale per la progettazione e il restauro di Palermo al progetto europeo “Noè” (Carta tematica di rischio vulcanico della Regione Sicilia) e alla “Carta del rischio del patrimonio culturale”. Autrice di saggi, in particolare, sull’arte e l’architettura medievale, e sulla scultura dal Rinascimento al Barocco, ha partecipato a convegni su temi d’arte, sul recupero e la ridestinazione del patrimonio architettonico-urbanistico e ideato conferenze e dibattiti, organizzati con Legambiente e Italia Nostra, sulle criticità dei beni culturali “a statuto speciale”, di cui è profonda conoscitrice.

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Last modified: 10 Luglio 2015