«E se non restasse più nessuno sulla terra, a contemplare le ombre disegnate dal sole, che ne sarebbe del tempo?» Così Gore Vidal sinterrogava sulla Creazione, in un romanzo orientale con protagonisti Socrate, Buddha e Confucio. Oggi, non la scomparsa degli esseri umani ma banalmente la loro fretta e uno spirito distratto sono sufficienti a distruggere il senso del tempo e la percezione nel paesaggio di ogni qualità dello spazio.
Su una rotta turistica privilegiata lungo la costa norvegese, in prossimità del confine con la Svezia, il parco Solberg è, invece, per i turisti diretti a Oslo, un luogo di pausa, vicino alla città di Sarpsborg nella contea di Østfold; la contemplazione è al contempo suggestiva e drammatica, rivolta alla campagna e al fiordo.
Nel cuore di una densa foresta una rampa elicoidale, stereotipo moderno della promenade architecturale, racchiude la serena area pavimentata in lavagna e ghiaia di circa 2.000 mq (schermandola dal rumore e dal traffico della non distante autostrada E6), crescendo poi da 0 a 4 m per condurre il visitatore allinterno della torre, il cui punto di osservazione si eleva fino a 30 m. La torre, una semplice struttura in calcestruzzo e legno, che racchiude un elevatore e una scala, è la verticale prosecuzione della passeggiata: la pura macchina visiva è denominata Solberg (montagna del sole), nel paese in cui lartista Arnold Haukeland ha realizzato la scultura sonora Ode til lyset (Ode alla luce). Si cammina tra oggetti essenziali, in ognuno dei quali ununica struttura è trasformata con chiare piegature in pavimento-tetto-pareti; i giochi dombre lunghe sinseguono nel corso del giorno e mentre i percorsi narrano un brano di paesaggio, si ricostruisce lidea di tempo attraverso la luce che evolve. I sette piccoli padiglioni semiaperti, progettati con la collaborazione del graphic designer Camilla Holcroft, sono espositori temporanei che illustrano il patrimonio storico locale dincisioni rupestri risalenti allEtà del bronzo, di cui ancora pochi sono a conoscenza.
Tra i temi dellarchitettura contemporanea norvegese, lattenzione alla tettonica dellimpianto si esprime qui in elementi puri posati con leggerezza sul suolo, che non si radicano in profondità; lorizzontalità prevalente è interrotta solo dalla torre poiché landatura pianeggiante del sito implica che la natura circostante possa essere ammirata con continuità solo dallalto.
Todd Saunders non è nuovo alla progettazione di segni territoriali panoramici: la vertigine di Aurland Lookout (2002, realizzata in collaborazione con Tommie Wilhelmsen), dalla statica eccezionale resistente alla potenza di alluvioni e nevicate; linstallazione scultorea Stokke (2011, con Attila Béres e Ken Beheim-Schwarzbach), gioco di scale in legno e acciaio collocato nel punto più alto della foresta di Vestfold (a ovest di Oslo); fino alla costruzione rigorosa delle forme a Sarpsborg, a cui si affiancano materiali scelti per condizioni climatiche al limite: legno grezzo, caldo e chiaro trattato con olii naturali per le piastre, Cor-ten per le sette folies e per il muro lungo la rampa, decorato con icone intagliate che rimandano alle differenti fasi temporali della storia nazionale.
Il progetto dello spazio pubblico vuole proporsi come polo culturale per gli abitanti e potenzialmente anche per chi transita ogni giorno sullautostrada, contribuendo alla costruzione dimmaginari collettivi che sfruttino il potenziale di attrazione, la ricchezza figurativa ed emozionale dellarea adiacente: cappelle medievali, rovine di fortezze e manieri, antiche aree di sepoltura, la più alta concentrazione dincisioni vichinghe in Norvegia.
A operazioni di lunga durata, ardite ed estese come la ormai nota passerella pedonale di Reiulf Ramstad Architects a Trollstigen, si affiancano interventi circoscritti sul territorio ma ugualmente significativi come quello qui presentato, commissionato nel 2004 a Saunders Architecture dal Norway Highway Department con il Regional Government e la cooperazione di numerose municipalità locali. Nello scenario di un generale potenziamento infrastrutturale e miglioramento di accessibilità della Norvegia, la progettazione ditinerari di viaggio estivi ecosostenibili e luoghi di sosta o fruizione panoramica lungo le National Tourist Routes è la strategia principale scelta per valorizzare la più grande ricchezza del paese: la natura.
Articoli recenti
- Design biofilico: quando la natura incontra l’architettura 20 Giugno 2025
- Shanghai, semi di cultura tra finanza e gentrification 18 Giugno 2025
- Pierre Nora (1931-2025) 18 Giugno 2025
- Archi lignei e pannelli traslucidi. Il Serpentine 2025 è una capsula poco vivace 17 Giugno 2025
- Ritratti di città. Tokyo, grande e piccolo nella metropoli che non si ferma 16 Giugno 2025
- Il paesaggio: progetto culturale e utopia del buon vivere 15 Giugno 2025
- Versailles, quanta vita nella città palazzo 11 Giugno 2025
- Expo di Osaka, la ricetta della felicità è un grande Ring in legno 11 Giugno 2025
- Ordine e caos nel giardino mediterraneo 10 Giugno 2025
- Architetti intellettuali e italofilia novecentesca 10 Giugno 2025
- Venezia, Roma e Ferrara per festeggiare un trentennale 4 Giugno 2025
- Il Maxxi compie 15 anni: festa tra design, arte e stadi 2 Giugno 2025
- Victoria&Albert: il museo è un deposito, e viceversa 1 Giugno 2025
- Conflitti e informalità contro le disuguaglianze 30 Maggio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata