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Laura MilanWritten by: Professione e Formazione

Studenti solari alla conquista del mondo

Dopo l’edizione europea di Solar Decathlon, la cui prima esperienza si è conclusa a Madrid a giugno con la vittoria della squadra della Virginia Polytechnic Institute & State University (cfr. «Il Giornale dell’Architettura» n. 86, pp. 1-12) e ha rappresentato la Spagna all’ultima Biennale di Architettura di Venezia (cfr. «Il Magazine dell’Architettura» n. 34), è in arrivo la versione cinese della fortunata formula nata negli Stati Uniti nel 2002. La notizia è stata data il 20 gennaio, dopo l’accordo tra Us Department of Energy e China’s National Energy Administration, Peking University e Applied Materials. La prima edizione si terrà nel 2013.
Intanto la neonata versione europea della manifestazione si svolgerà nel 2012 nuovamente nella penisola iberica e ha raddoppiato il numero di squadre che prenderanno parte alla competizione. Il Ministerio de Fomento ha infatti reso noto il 10 gennaio l’elenco ufficiale dei partecipanti alla seconda edizione, che si estende geograficamente coinvolgendo per la prima volta anche l’Italia. I 20 team partecipanti saranno: Università Rwth di Aquisgrana e Università di Scienze applicate di Costanza (Germania), Team Brasil (Università federale di Santa Catarina e Università di San Paolo del Brasile), Tongji University (Cina), Technical University of Denmark (Danimarca), American University in Cairo (Egitto), Team Andalucía (delle spagnole Università di Siviglia, Granada, Málaga e Jaén), Università Ceu Cardenal Herrera di Valencia (Spagna), Università del País Vasco Euskal Herriko Unibertsitatea (Spagna), Universitat Politècnica de Catalunya (Spagna), Team Rhône-Alpes (École Nationale Supérieure d’Architecture de Grenoble, Francia), Arts et Métiers Paristech di Bordeaux (Francia), Budapest University of Technology and Economics (Ungheria), Team Rome (Università degli studi di Roma Tre e La Sapienza), Chiba University (Giappone), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia), Delft University of Technology (Olanda), Universidade do Porto (Portogallo), London Metropolitan University (Gran Bretagna), Team Bucharest 2012 (Ion Mincu University of Arhitecture and Urbanism, Università Politecnica di Bucarest e Technical University of Civil Engineering di Bucarest, Romania). La squadra italiana presenterà il progetto «Med in Italy» (www.uniroma3.it/downloads/news/stampa/2011.6.MED%20in%20Italy.doc): proporrà la casa sostenibile rifacendosi ai modelli della tradizione costruttiva del bacino del Mediterraneo che, partendo dalla domus romana, è stata matrice della casa araba e di quella catalana.

Autore

  • Architetto e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, si laurea e si abilita all’esercizio della professione a Torino. Iscritta all’Ordine degli architetti di Torino, lavora per diversi studi professionali e per il Politecnico di Torino, come borsista e assegnista di ricerca. Ha seguito mostre internazionali, progetti e pubblicazioni su Carlo Mollino e dal 2002 collabora con “Il Giornale dell’Architettura”, dove segue il settore dedicato alla formazione e all’esercizio della professione. Dal 2010 partecipa attivamente alle iniziative dell’Ordine degli architetti di Torino, come membro di due focus group (Professione creativa e qualità e promozione del progetto) e giurata nella 9° e 10° edizione del Premio Architetture rivelate. Nel 2014 fonda lo studio Comunicarch con Cristiana Chiorino, che, focalizzato sulla comunicazione dell’architettura, fa anche parte del network internazionale Guiding Architects. Co-fondatrice nel 2017 dell’associazione Open House Torino, è attualmente caporedattrice de “Il Giornale dell’Architettura” e curatrice de “Il Giornale dell’architettura, il nostro primo podcast”.

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Last modified: 10 Luglio 2015