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Written by: Professione e Formazione

Olimpiadi 2016, fronte del porto

Il 28 giugno, con un ritardo di 5 mesi, sono stati divulgati i risultati del concorso per il porto olimpico di Rio de Janeiro, inserito nel progetto di riqualificazione della zona portuale a nord del centro (Porto Maravilha, 2009). Su 83 partecipanti, vincente si è rivelata l’associazione fra lo studio carioca Blac (João Pedro Backheuser), e il catalano Alonso-Balaguer y Arquitectos Asociados. E in effetti l’esempio di Barcellona sembra avere fatto scuola, considerato che il concorso è il risultato della revisione da parte del Comitato olimpico internazionale, in seguito a un acceso dibattito, della scelta di relegare le strutture olimpiche alla più esterna Barra da Tijuca, perdendo l’opportunità d’intervenire nel tessuto consolidato di una delle zone più critiche della metropoli fluminense. Questa accoglierà, per un totale di 850.000 mq, il villaggio degli arbitri e dei media, vari centri logistici e operativi, un centro congressi scavato nel terreno e integrato a un hotel 5 stelle di 45 piani alto 150 m, landmark del complesso. Residenze di 3, 10 e 20 piani per un totale di 11.000 camere e un settore commerciale completano il progetto, apprezzato dalla giuria per l’attenzione attribuita alla qualità del verde e dello spazio pubblico in vista della riconversione dell’area come polo residenziale con integrati commercio e servizi, in stretta connessione col nuovo polo culturale i cui fiori all’occhiello saranno il Museo del domani (Santiago Calatrava) e il Museu de arte do Rio (Thiago Bernardes, Paulo e Bernardo Jacobsen). La realizzazione si avvarrà di un sistema di finanziamento a partecipazione mista pubblico-privata e si atterrà per almeno il 40% al progetto vincitore, con la possibilità d’integrare soluzioni dalle altre proposte classificate. Resta da verificare, oltre alla sostenibilità del modello insediativo proposto, se l’operazione riuscirà, dati gli elevati standard previsti, a innescare il processo di ripopolamento dell’area e quale sarà il destino degli attuali residenti, le cui rivendicazioni di un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali non hanno finora trovato risposte adeguate.

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Last modified: 10 Luglio 2015