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Federica PattiWritten by: Progetti

Londra tra restauri conclusi e demolizioni annunciate

La capitale britannica, dalla frenetica attività edilizia, non si smentisce mai. Appena conclusi due importanti restauri, quello di St. Paul Cathedral (aperta al pubblico dopo un restauro costato 40 milioni di sterline e durato 15 anni) e quello di St. Pancras, si sta per dare il via alla nuova sede centrale della Ubs. Quest’ultima sorgerà nella city sulle ceneri di Brodgate, edificio simbolo degli anni ottanta (nella foto grande), progettato da Peter Foggo di Arup, che non è riuscito a entrare nella lista degli edifici vincolati come avrebbe fortemente voluto l’English Heritage. Il nuovo progetto, denominato Five Brodgate (65.000 mq su 14 piani, nel disegno), è annunciato come il più grande complesso per uffici a proprietà unica della city. Il cantiere dovrebbe partire quest’estate e il contratto annuale di locazione firmato dalla banca svizzera è di 545 sterline al mq contro i 405 pagati da Nomura a Watermark Place e risulta essere il più cospicuo firmato negli ultimi vent’anni, dimostrando così la ripresa del mercato degli uffici dopo la crisi. È invece scampata a una distruzione, discussa negli anni sessanta, l’architettura neogotica della stazione londinese di St. Pancras che, rinnovata e aperta nel 2007, accoglie il St. Pancras Renaissance London Hotel (foto piccola), aperto oggi dopo un restauro durato cinque anni e costato quasi 200 milioni di sterline realizzato da Rhwl Architects e Richard Griffiths (con Arup per le strutture) per conto di Manhattan Loft Corporation. Il nuovo albergo, cinque stelle della catena Marriott, occupa una parte di quello che originariamente fu il Midland Grand Hotel, aperto nel 1873 su progetto neogotico di George Gilbert Scott e chiuso nel 1935, i cui spazi furono poi occupati dagli uffici della sottostante stazione ferroviaria. Definitivamente abbandonati negli anni ottanta, sono stati utilizzati saltuariamente come set cinematografico (sono state girate alcune scene dei film di Harry Potter) e adesso ritornano alle funzioni di un tempo con l’intervento che, aggiungendo all’originale Renaissance London Hotel una nuova ala, ha fornito 244 camere, 68 appartamenti e un lussuoso attico.

Autore

  • Federica Patti

    Architetta e PhD in storia dell’Architettura e dell’Urbanistica si laurea a Torino dopo periodi di studio a Oxford e Mosca. Libera professionista, ricercatrice, insegnante, project manager di eventi culturali, è stata assistant director del Centro di Architettura contemporanea di Mosca. Collabora con "Il Giornale dell’Architettura" dal 2003 e pubblica articoli e saggi su riviste e libri italiani e stranieri; nel 2015 è coloumnist di Exponet. Co-fondatrice dello studio Coex, ha svolto attività didattica al Politecnico di Torino e nel 2012 inizia a insegnare nella scuola secondaria di I grado. Dal 2008 al 2014 è rappresentante dei genitori negli organi collegiali dei servizi educativi della città e nello stesso anno è presidente del Coordinamento genitori di Torino. Dal 2016 al gennaio 2019 è assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della città di Torino

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Last modified: 10 Luglio 2015