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Ubaldo SpinaWritten by: Design

La voglia di un’unica etichetta comunitaria

Bruxelles. Proseguono, a cadenza periodica, gli studi di fattibilità riguardanti il design commissionati dalla Pro Inno Europe. Il nuovo obiettivo è esplorare la rilevanza per la Commissione di sviluppare e promuovere un’etichetta europea sul design responsabile. Siamo in prossimità di un primo tentativo, un po’ incerto per certi versi, di sondare le reali condizioni per marcare i prodotti industriali con una label comunitaria sul design.
Il mini-studio si articola in cinque sezioni:
1. La base legale all’interno della quale la proposta avrebbe collocazione. Un design responsabile dovrebbe possedere un approccio innato alla sostenibilità e contemplare necessariamente ambiente, salute e impatti sociali ed economici connessi al consumo.
2. Una mappa di 20 organizzazioni europee che supportano prodotti e servizi responsabilmente innovativi, le quali attualmente lavorano sul riconoscimento di un’etichetta nazionale per conseguire le singole mission.
3. Un approfondimento delle caratteristiche di otto attuali design labels, dalla descrizione dei criteri e delle procedure di selezione fino al raggruppamento per scopo: etichette che sostengono e valorizzano la competitività (la tedesca DesignPreis, ad esempio), l’inclusione e la qualità della vita. Il rapporto sottolinea che, a oggi, nessun marchio è stato assegnato a imprese e organizzazioni ma solo a singoli prodotti, ambienti e sistemi.
4. Una sintetica over view riguardante gli ostacoli, le linee-guida e gli obiettivi dell’etichetta. Bisogna rilevare che sette delle più importanti design labelling organizations (Index, Danimarca; Janus, Francia; DesignPreisDeutschland, Germania; Design Award, Ungheria; Design Council Good Design, Regno Unito; Design for All, Spagna e l’italiana Design For All) considerano utile lo sviluppo del progetto e hanno già confermato la propria adesione all’iniziativa.
5. Individuazione di un quadro d’interventi basato su cinque variabili chiave che determineranno il format dell’etichetta.
Due le macro opzioni per concretizzare l’iniziativa: emendare i criteri dell’Ecolabel (strada breve, ma meno marketing oriented) o lanciare in grande stile il nuovo marchio (il quale, si spera, possa generare una corsa alla produzione di eccellenza e diventi motore di una ripresa economica). Il mini-studio, a cura di Pierre Bitard dell’Arnt, non dimentica per fortuna di spiegare il significato di «responsible»: good, sustainable e for all insieme. Usabile, sostenibile e di qualità, la triplice (e indubbiamente ambiziosa) alleanza richiesta per i prodotti industriali europei che verranno.

Autore

  • Ubaldo Spina

    Ricercatore, Industrial Designer e BDM presso CETMA (www.cetma.it), dove lavora occupandosi di progetti di ricerca sul design e servizi di design e innovation management. Consulente di startup, PMI e Grandi Imprese, con focus sulla gestione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti e fornitura di servizi avanzati di progettazione concettuale e strategica, ingegneria, prototipazione e protezione IP. Esperto europeo nella ricerca di "Tecnologie emergenti per il design" e membro dello Steering Board del progetto WORTH, il più grande incubatore europeo finanziato all’interno del programma COSME per la creazione e il supporto di collaborazioni transnazionali tra designer, PMI e technology provider, è membro della Commissione "Ricerca per l'impresa" dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale. Per conto del Joint Research Center della Commissione Europea, ha co-curato il rapporto "Innovation Ecosystems in the Creative Sector: The Case of Additive Manufacturing and Advanced Materials for Design". Il suo gruppo di lavoro ha ricevuto diversi premi ADI Design Index, nel 2011 e nel 2016 le Menzioni d'Onore Compasso d'Oro ADI. Docente nell'ambito delle attività didattiche magistrali de “Il Sole 24 Ore”, coordina la pagina Design de “Il Giornale dell'Architettura” e le rubriche giornalistiche “SOS Design” (Design for Emergencies), “Design&Startup” e “Professione Designer”.

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Last modified: 10 Luglio 2015