Nonostante stravolgimenti del progetto e qualche neo nella gestione, il Museumsquartier di Vienna è oggi uno dei luoghi di aggregazione culturale e sociale più importanti in Austria (amato fin da subito da viennesi e turisti per la sua riuscita offerta di arte, cultura e gastronomia), e fra i dieci più importanti al mondo. Per giungere alla sua inaugurazione nel 2001, la gestazione è stata tuttavia lunga e travagliata. Lidea primigenia era di dotare anche la capitale austriaca di una sorta di Centre Pompidou dedicato allarte moderna e contemporanea. Unidea che risaliva al 1977, quando si pensò di rivitalizzare larea delle scuderie imperiali a ridosso del centro storico. Progettato da Fischer von Erlach, il trascurato complesso barocco veniva utilizzato per manifestazioni fieristiche e teatrali, e comprendeva una quarantina di appartamenti privati, locati ad affitti quasi simbolici. Il concorso in due fasi per un progetto da 200 milioni di euro, volto alla costruzione di alcuni nuovi edifici nella corte principale e al restauro di tutta larea di 60.000 mq, venne bandito nel 1986 e vinto nel 1990 dagli austriaci Ortner&Ortner, coadiuvato per i restauri da Manfred Wehdorn. I cantieri partirono nel 1998 e, dopo infiniti dibattiti politici, dei nuovi edifici previsti dal progetto originario rimasero il cubo lavico (con cubatura ridotta) del Museo di arte moderna e contemporanea (Mumok) e quello bianco del Museo Leopold, mentre la Kunsthalle municipale, prevista originariamente davanti alla Cavallerizza invernale, venne addossata al retro. Cassate invece le due torri che avrebbero dovuto diventare il simbolo di tutto il complesso. Oggi il Museumsquartier ospita una settantina distituzioni culturali, fra cui il Centro per larchitettura, il Centro per il design austriaco, il Museo dei bambini, Il Centro per la danza, due sale teatrali, sette atelier per artisti in residence, vari spazi per mostre temporanee. Il pubblico (3,6 milioni lanno) è in maggioranza austriaco: assiduo, colto, metropolitano e di età media sui trentanni.
Articoli recenti
- Siza, le altre, gli altri: tra interviste e omaggi 26 Febbraio 2025
- Spazio pubblico, la formula messicana 26 Febbraio 2025
- Case, cose, chiese: carismi universali e microstorie di riuso 25 Febbraio 2025
- Città del Messico, la comunità che costruisce e cura i suoi presidi 22 Febbraio 2025
- Immeuble Molitor, se il restauro di Corbu è troppo grigio 19 Febbraio 2025
- Bologna, in Montagnola spunta Filla: nuova foglia in cerca di linfa 19 Febbraio 2025
- Parigi si muove sottoterra: Villejuif e la stazione di Perrault 17 Febbraio 2025
- Le nature interiori di Villa Savoye 15 Febbraio 2025
- Architettura e qualità? In Francia hanno un’idea (e ora una strategia) 14 Febbraio 2025
- La Biennale di Carlo Ratti: Installazione? No, necessaria sperimentazione 12 Febbraio 2025
- L’Archintruso. Ecco il vero piano MAGA: Make Architecture Great Again 12 Febbraio 2025
- Intelligens, l’architettura dell’adattamento sbarca a Venezia 11 Febbraio 2025
- Un quartiere virale: Seul, lo stile Gangnam 10 Febbraio 2025
- Gilles Perraudin, l’arte dei fondamenti in architettura 8 Febbraio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata