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Written by: Città e Territorio

I quattro principali cantieri viennesi

Donaucity

L’idea di un secondo centro terziario oltre il Danubio, da affiancarsi alla Uno City conclusa nel 1979 su progetto di Johan Staber, risale alla candidatura di Vienna per l’Expo del 1985 in cooperazione con Budapest, poi naufragata. In un areale di circa 17 ettari situato nel ventiduesimo distretto lavorano e vivono attualmente circa 7.500 persone che, secondo le previsioni, saliranno a 15.000 quando, a partire dal 2012, saranno conclusi i lavori secondo il masterplan del francese Dominique Perrault, che firmerà in zona le DC Towers 1 e 2 che, con i 220 m della torre 1, rappresenteranno l’edificio più alto d’Austria. L’intervento, finanziato dalla Wed, società privata viennese per lo sviluppo della zona lungo il Danubio in cui confluiscono le principali banche e compagnie di assicurazioni austriache, prevede un investimento totale di oltre 500 milioni di cui 100 solo per la realizzazione delle due torri.

Aspern Seestadt
Al posto dell’ex campo volo di Aspern, a nordest del centro storico, da qui al 2028 dovrebbe aver luogo una delle principali operazioni di sviluppo urbano in Europa, articolata attorno a un lago artificiale di 5 ettari. Il masterplan, firmato dallo svedese Johann Tovatt e finanziato dalla locale società di sviluppo urbano Wien 3420 per un investimento complessivo di oltre 4 miliardi, prevede su una superficie di 240 ettari, pari circa al settimo e ottavo distretto, circa 8.500 appartamenti per 20.000 abitanti, circa 15.000 posti di lavoro, oltre alle necessarie infrastrutture attualmente in fase di realizzazione, come il prolungamento della linea 2 della metro, una nuova stazione ferroviaria e un nuovo svincolo autostradale ora in fase di approvazione. L’operazione sta tuttavia suscitando più d’una perplessità, legata all’opportunità di creare ex novo un comparto urbano di simili dimensioni.

Towntown
Concepita come centro affari all’ingresso est della città, una volta terminata conterà 21 edifici completamente dedicati al business, per una superficie complessiva di 130.000 mq, tra i quali spiccherà la torre di 100 metri delle star locali Coop Himmelb(l)au, attualmente in cantiere. Dopo numerose vicissitudini, il masterplan è firmato dagli austriaci Baumschlager & Eberle, mentre il progetto originale era di Wilhelm Holzbauer. Nonostante la posizione ai margini dell’area metropolitana, la zona gode di un’invidiabile connessione al centro in soli 7 minuti di metropolitana e di un accesso diretto alla tangenziale urbana. Finanziata da una cordata mista pubblico-privata, nelle intenzioni dei promotori l’area dovrebbe svilupparsi come nuovo polo urbano, ma sembra invece destinata a esaurirsi nell’ennesimo quartiere monofunzione a destinazione terziaria.

Wienerberg
Ai margini meridionali del decimo distretto, in posizione strategica sull’asse est-ovest, su masterplan di Fuksas, autore in zona anche delle cosiddette Vienna Twin Towers, l’intervento prevede circa 3.500 abitanti in 1.100 appartamenti e almeno 5.000 posti di lavoro, con una densità difficilmente riscontrabile in altre zone della capitale. Oltre alle citate torri dell’architetto romano, vanno segnalate opere di Coop Himmelb(l)au, Delugan & Meissl e altri, a realizzare quello che nelle intenzioni degli investitori sarebbe dovuto divenire «un paradiso dell’abitare» e che, invece, sembra soffrire di un certo isolamento rispetto al resto della città.

Autore

  • Matteo Trentini

    Architetto (nato nel 1980), si è formato tra Milano e Vienna, città dove ha collaborato con numerosi studi alla realizzazione di progetti a diverse scale. Dottorando in Storia dell'Architettura presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio, scrive di architettura su riviste e quotidiani ("Il Giornale dell'Architettura", "Costruire", "Il Manifesto")

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Last modified: 10 Luglio 2015