Si ritiene soddisfatto dellevoluzione del progetto?
Il piano originale del nuovo Wtc e la sua architettura non sono il prodotto di ununica mano, ma credo che nella sostanza siano ancora presenti i capisaldi dei miei disegni. La struttura principale del progetto, la «One World Trade Center», sarà come lho disegnata io, alta 1.776 piedi (540 m), come lanno della fondazione degli Stati Uniti, e il piano conserva le cinque torri disposte in una griglia a spirale. La mia griglia imita la forma della torcia della Statua della Libertà vista dal fiume Hudson. Il centro del sito resta come lho proposto, un memoriale e un ampio spazio pubblico, e unapertura o «cuneo di luce» nelledificio ricorderà le 8.46 dell11 settembre (momento in cui il primo aereo ha colpito la torre). Entrambi sono ancora elementi di spicco del piano. Mi sono inoltre opposto a un centro commerciale sotterraneo, come nel precedente Wtc, proponendo invece dei negozi sulla strada.
Crede che il progetto cambierà ancora in maniera consistente o, a questo punto, possiamo ritenerlo definitivo?
Non risponde.
Comè stato per lei lavorare in squadra, e comerano i rapporti tra i vari architetti? Avete avuto motivi di scontro, fraintendimenti, momenti in cui è stato difficile collaborare?
Come ho già detto, non è stata una sola mano a creare il nuovo sito, ma moltissimi partecipanti. Poi ci sono state le voci dei newyorchesi, degli abitanti di Lower Manhattan, delle famiglie sopravvissute eccetera, e tutto ha pesato sullevoluzione del progetto. Per quanto mi riguarda, le ho sempre ritenute importanti per un processo democratico e ho creduto che potessero contribuire allesito. Per far parte di un progetto come questo occorre molta pazienza, perché è una sfida enorme. Ho voluto esserne coinvolto perché New York è la mia città e sono soddisfatto del risultato, ma è stata unesperienza avvilente. È stata dura, eppure è stato il massimo, unesperienza assai significativa.