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Christine DesmoulinsWritten by: Professione e Formazione

Christian Hauvette (1944-2011)

«Questo uomo tranquillo è stato uno degli architetti più talentuosi della sua generazione». Il ministro della Cultura francese Frédéric Mitterrand omaggia con queste parole la scomparsa, all’età di 66 anni, di Christian Hauvette. Nato a Marsiglia, fu allievo del semiologo Roland Barthes presso l’Ecole pratique des hautes études, mantenendo il legame con tale disciplina in rapporto al senso dello spazio. Dalla fondazione del primo studio, a Parigi nel 1974, le sue realizzazioni rivelano un professionista impegnato nel campo delle strutture pubbliche, come la facoltà di Giurisprudenza di Brest (1984), la Camera regionale dei conti a Rennes (1987), l’Ecole Louis Lumière a Noisy-le-Grand (1989), il liceo tecnico Lafayette di Clermont-Ferrand (1991), il Rettorato delle Antille a Fort-de-France (1994), la Scuola nazionale superiore degli ingegneri a Le Mans (1998) e il Rettorato della Guyana francese (2008). Ha realizzato inoltre gli uffici per l’Agenzia francese dello sviluppo (1998) e la sede della Caisse des Dépôts et Consignations a Parigi (2003, nella foto). Più di recente, sempre a Parigi, ha «ringiovanito» con un piccolo ma notevole edificio per uffici il volto di piazza Denfert Rochereau. Si è dedicato anche alla problematica abitativa costruendo edifici residenziali a Rennes (1996), Le Havre (2008) e Saint-Nazaire (2009).
Per Hauvette la parola era fondamentale come un elemento portante in un progetto. Nella sua attività di scrittore illustra, tramite monografie, articoli, opere collettive, mostre e conferenze, il suo approccio alla disciplina e spiega il rigore delle sue costruzioni. La sua architettura è caratterizzata da una chiara finalità costruttiva, che è al tempo stesso valore espressivo: un impegno celebrato nel 1991 con il Grand prix national de l’architecture. Legato alla sincerità strutturale dell’architettura quanto alle sue valenze poetiche, ha reso il suo studio professionale un formidabile luogo di sperimentazione. Qui, come all’Ecole d’architecture de Rennes dove ha insegnato, ha formato molti giovani. Uomo colto, sapeva rievocare con umorismo la serietà dell’architettura e la complessità del suo mestiere.

Autore

  • Christine Desmoulins

    Giornalista e critica di architectura francese, collabora con diverse riviste ed è autrice di numerose opere tematiche o monografiche presso diverse case editrici. E’ anche curatrice di mostre: in particolare «Scénographies d’architectes» (Pavillon de l’Arsenal, Parigi 2006), «Bernard Zehrfuss, la poétique de la structure» (Cité de l’Architecture, Parigi 2014), «Bernard Zehrfuss, la spirale du temps» (Musée gallo romano di Lione, 2014-2015) e «Versailles, Patrimoine et Création» (Biennale dell'architettura e del paesaggio, 2019). Tra le sue pubblicazioni recenti: «Un cap moderne: Eileen Gray, Le Corbusier, architectes en bord de mer» (con François Delebecque, Les Grandes Personnes et Editions du Patrimoine, 2022)

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Last modified: 10 Luglio 2015