Torino è fra le prime città italiane a costituire un Fondo immobiliare per aprire nuove strade nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Il Fondo Città di Torino è costituito con beni immobiliari del Comune, ottenuti non tramite asta ma attraverso lalienazione dei beni immobili della città. Sono stati coinvolti partner privati con competenze finanziarie e immobiliari quali Equiter (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Prelios (ex Pirelli Re). Il Fondo, della durata di cinque anni (prorogabile a un massimo di undici), è partito con una dotazione iniziale di 19 immobili (eterogenei per destinazione duso, tipologia, stato di manutenzione, dimensione e anno di costruzione), per un totale di oltre 80.000 mq commerciali, a prevalente destinazione duso residenziale e terziaria. Tre sono le linee strategiche dintervento, differenziate in base alle potenzialità di sviluppo di ciascun edificio: cessione in blocco (9 immobili per 19.000 mq), restauro (6 immobili per 35.000 mq), sviluppo (4 immobili per 30.000 mq). Gli investitori sono il Comune (35%), la Finopi del gruppo Intesa Sanpaolo (29%) e il gestore Gruppo Pirelli Re (36%). Pirelli Re Opportunities si è aggiudicata la gara per lindividuazione della Società di gestione del risparmio offrendo 131 milioni. Al momento, gli immobili pronti per la vendita sono otto, sei quelli in fase di restauro, quattro i progetti in corso e due gli edifici venduti. (Nella foto, Palazzo Gualino, in stand by dopo lapprovazione del progetto di riqualificazione da parte degli enti locali).
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Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
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