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Manuela MartorelliWritten by: • 2 Maggio 2011• Professione e Formazione

Doppio ko per Koolhaas all’Aja

Che gli olandesi non abbiano paura di demolire opere d’autore lo sapevamo già. Neanche quando si tratta del loro idolo Rem Koolhaas. Dopo la famosa fermata degli autobus di fronte alla stazione centrale di Rotterdam, una delle sue prime opere, smantellata con entusiasmo nel 2005, ora tocca al piccolo teatro della danza dell’Aja. I risultati del concorso indetto dalla Municipalità per far posto a un edificio di più ampie dimensioni all’interno del nuovo polo culturale Spui sono stati annunciati a dicembre e hanno proclamato vincitore lo studio Neutelings Riedijk. A luglio, dopo la comunicazione dei tre finalisti le previsioni erano a favore di Zaha Hadid, mentre Koolhaas non era stato ammesso tra i finalisti.

Autore

  • Manuela Martorelli

    Dopo gli studi in architettura prima al Politecnico di Torino e poi a Rotterdam, ha iniziato un percorso da giornalista freelance con un focus in materia di architettura contemporanea e politiche urbane dei Paesi Bassi collaborando con diverse riveste di architettura e pubblicando con NAi publisher un saggio su OMA e gli anni d’oro dell’architettura olandese. Nel 2010, dopo alcune ricerche indipendenti sulla storia del costume, ha iniziato parallelamente un percorso giornalistico e di creative direction nel mondo della moda prima come corrispondente online per Vogue Italia e in seguito per i-D, Domus, A Shaded View on Fashion. Di recente pubblicazione un testo critico di ricerca sulle influenze dell’arte visiva e delle installazioni di architettura nelle sfilate di moda contemporanea per la rivista indipendente Prestage e due servizi fotografici per L’Officiel Netherlands. È autrice delle recenti guide di architettura e design di Rotterdam per il mensile Living del «Corriere della Sera» e per «Vogue Casa Brasile».

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Dopo gli studi in architettura prima al Politecnico di Torino e poi a Rotterdam, ha iniziato un percorso da giornalista freelance con un focus in materia di architettura contemporanea e politiche urbane dei Paesi Bassi collaborando con diverse riveste di architettura e pubblicando con NAi publisher un saggio su OMA e gli anni d’oro dell’architettura olandese. Nel 2010, dopo alcune ricerche indipendenti sulla storia del costume, ha iniziato parallelamente un percorso giornalistico e di creative direction nel mondo della moda prima come corrispondente online per Vogue Italia e in seguito per i-D, Domus, A Shaded View on Fashion. Di recente pubblicazione un testo critico di ricerca sulle influenze dell’arte visiva e delle installazioni di architettura nelle sfilate di moda contemporanea per la rivista indipendente Prestage e due servizi fotografici per L’Officiel Netherlands. È autrice delle recenti guide di architettura e design di Rotterdam per il mensile Living del «Corriere della Sera» e per «Vogue Casa Brasile».

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Last modified: 10 Luglio 2015

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