La Struttura tecnica di missione, operativa dal febbraio 2010 con autonomia di contabilità dallagosto dello stesso anno, opera su tre direttrici: le regole, i finanziamenti, il supporto dei comuni colpiti dal sisma. Gli impegni sono stati rispettati: è stato strutturato il modello di governance, sono state fissate le regole urbanistiche ed edilizie, sia per la ricostruzione sia per la «ripianificazione»; con i piani di ricostruzione è stato affermato il principio di finanziamento «alla pietra», che risolve il problema di tutte quelle tipologie di danno non finanziabili con il sistema delle ordinanze vigente nella fase della prima emergenza; è stato completato il quadro dei massimali di costo, arrivando a comprendere, ad esempio, specifici contributi per il restauro del moderno. In base allultimo riscontro contabile, sono state assegnate risorse pari a circa 404 milioni. Le grandi centrali di spesa, per esempio il Provveditorato alle opere pubbliche, il vicecommissario ai beni culturali, lAter, stanno programmando e spendendo con regolarità. Per la ricostruzione privata sono stati erogati i finanziamenti richiesti dai comuni per la ricostruzione «leggera». La ricostruzione privata «pesante», quella che riguarda gli edifici più danneggiati, sconta notevoli ritardi. Non per ostacoli burocratici, legislativi, economici e gestionali, che pure ci sono, ma non più che in altri casi in cui sono coinvolti estesi reseaux socio-tecnici. La vicenda del sisma del 6 aprile dimostra la drammatica assenza di una cultura dellefficacia nei processi di trasformazione del territorio. Uninadeguatezza che si rileva a tutti i livelli e presso tutti gli attori, fatta salva qualche lodevole eccezione. La Struttura contrasta questa deriva con la terza linea di attività: documenti di visione, indirizzi per lazione, capitolati speciali, regolamenti tipo, bozze di atti amministrativi ecc. Unazione di miglioramento della «domanda di ricostruzione», volta verso i nostri interlocutori principali, i comuni, a cui corrisponde lerogazione di risorse per migliorare l«offerta di prestazioni» dal mondo universitario e delle professioni. A oggi sono state stipulate o in via di stipulazione convenzioni di assistenza tecnica tra 26 comuni (su 57) e otto tra università ed enti pubblici di ricerca. Sono in stesura i capitolati speciali per le progettazioni delle opere pubbliche di particolare complessità e per i programmi integrati.
Articoli recenti
- Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio a Venezia: iscrizioni aperte 16 Ottobre 2025
- In tempi di crisi, ci salverà l’urbanistica analogica 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La sfida dei Collegi: conservare innovando 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Urbino, dove la Pineta ferma la città 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La Data, apertura senza enfasi per un luogo senza fine 15 Ottobre 2025
- Aga Khan Award 2025, vincono le forme per le comunità 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. L’utopia di Terni: partecipata e incompiuta 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Bordighera, la vacanza democratica dei milanesi 13 Ottobre 2025
- Dedalo Minosse, quanti premi alla miglior committenza 12 Ottobre 2025
- Patrimoni a rischio: gli spazi sacri di Juha Leiviskä 11 Ottobre 2025
- Chemnitz, le forme del suono nella capitale della cultura 8 Ottobre 2025
- Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8 8 Ottobre 2025
- Ri_visitati. Red Brick Art Museum: mattoni e natura a Pechino 7 Ottobre 2025
- Dentro la natura 7 Ottobre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata