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Written by: Professione e Formazione

Nessun condono (per ora)

Il decreto 225 del 29 dicembre 2010, l’ormai noto «Milleproroghe», è stato convertito in legge (10 del 2011). La conversione è arrivata il penultimo giorno utile con un doppio passaggio parlamentare, resosi necessario dal voto di fiducia sul maxiemendamento presentato dal Governo dopo i precisi rilievi formulati da Giorgio Napolitano: il presidente della Repubblica ha ottenuto anche l’impegno di Governo e presidenti dei gruppi parlamentari ad «attenersi d’ora in avanti al criterio di una sostanziale inemendabilità dei decreti legge».
Il testo approvato in prima lettura al Senato, alla Camera divenuto (come purtroppo ormai di consueto) una «mini finanziaria» di inizio anno, nei complessi passaggi parlamentari ha subito varie modifiche: sono state espunte, tra le altre, le parti relative alla definizione della composizione dei Consigli e delle Giunte nei comuni con più di 1 milione di abitanti, alcune disposizioni su Roma, sulla riorganizzazione del personale della Consob, sulla carica settennale per il presidente dell’Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici e sulle concessioni relative ai contratti nella zona dell’Etna, in Sicilia.
Nessuna proroga invece per il blocco sino al 31 dicembre 2011 delle demolizioni degli immobili abusivi realizzati in Campania, in particolare a Ischia, in violazione dei vincoli paesaggistici. La questione, ormai nota, sollecitata da alcuni parlamentari campani era finalizzata a ottenere un mini condono edilizio (cfr «Il Giornale dell’Architettura» n. 83, aprile 2010). Vi sono poi altre disposizioni per le quali, come promesso dal Governo, verranno successivamente adottati dei correttivi.
Tra le norme modificate in sede di conversione, si segnala lo spostamento del termine per la presentazione delle dichiarazioni di aggiornamento catastale per regolarizzare le «case fantasma», ulteriormente differito al 30 aprile. Il mancato rispetto di questa data comporterà l’attribuzione di una rendita presunta, che sarà «notificata» con affissione all’albo pretorio, contestabile entro 60 giorni davanti alla Commissione tributaria provinciale. La nuova rendita (dichiarata o accertata presuntivamente), definitiva, retroagirà, anche per il calcolo d’imposte e sanzioni arretrate, al 1° gennaio 2007. I contribuenti potranno comunque sempre dimostrare una minore decorrenza.
Arrivando agli appalti pubblici e della qualificazione delle imprese, è stata confermata la disposizione che proroga i termini che consentono alle imprese di considerare i migliori cinque anni del decennio antecedente per comprovare i requisiti di capacità economico-finanziaria, dotazione di attrezzature tecniche, organico medio annuo e tutto il decennio antecedente per il requisito di idoneità tecnica mediante i lavori eseguiti. Per l’edilizia è invece confermata la norma, introdotta al Senato, che proroga di tre anni il termine per il completamento dell’intervento, pari a cinque anni dalla stipula dell’atto, condizione per l’applicazione dell’imposta di registro all’1% per i trasferimenti di immobili all’interno di piani urbanistici particolareggiati in attuazione di programmi di edilizia residenziale. Il beneficio fiscale si applica a partire dagli atti stipulati nel 2005. Per le locazioni, conferma la proroga di un anno degli sfratti per le categorie disagiate.
La legge affronta anche questioni connesse alle calamità naturali. Slitta infatti al 31 dicembre la riscossione dei tributi per i terremotati in Abruzzo, mentre per le rate dei premi assicurativi il nuovo termine è il 31 ottobre. La ripresa della riscossione sarà disciplinata da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. A questo proposito è stata istituita anche la giornata della memoria delle vittime del terremoto, il 6 aprile, ma «non costituisce festività ai fini lavorativi». Per il Veneto il termine dei pagamenti è invece slittato al 30 giugno. Per la copertura delle spese derivanti dalle sempre più frequenti alluvioni, sono stati stanziati 200 milioni per il biennio 2011-2012: 90 alla Liguria, 60 al Veneto, 40 alla Campania e 10 ai comuni della Provincia di Messina (non era meglio destinare anche fondi specifici alle attività di prevenzione?). Le regioni colpite da calamità naturali potranno inoltre incrementare i tributi e le accise sui carburanti, ma solo se «il bilancio non rechi le di­sponibilità finanziarie sufficienti per effettuare le spese conseguenti». Nelle more dell’avvio del federalismo municipale, ai Comuni è stato riconosciuto un acconto Irpef sugli importi incassati. Confermato, infine, il rifinanziamento del 5 per mille con un fondo di 400 milioni di euro.
Parlando di lavoro, i lavoratori con contratti a termine potranno impugnare i licenziamenti sino al 31 dicembre e non più entro 60 giorni, mentre viene prorogata di un anno l’esenzione del pagamento del contributo unificato per le controversie in materia di lavoro davanti alla Cassazione.
La mediazione obbligatoria nel processo civile (vedi articolo) viene infine rinviata di un anno, ma solo per le «liti di condominio e di risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti».

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Last modified: 10 Luglio 2015