Due terzi dei lavori sono completati, ma manca ancora più di 1 milione di euro (ne sono stati spesi già più di 2 per un costo complessivo di 3,5) per riqualificare e rendere operativo un gioiello delledilizia minore rurale lombarda, con i suoi orti e le sue corti miracolosamente sopravvissuti (200 mq di superficie di pertinenza), racchiusi nella cortina dei condomini della città. Lantica Cascina Cuccagna, dove tra Sei e Settecento i Padri Fatebenefratelli coltivavano le erbe officinali per lOspedale Maggiore, dal XIX secolo ha ospitato artigiani, commercianti e una famosa osteria. Divenuta proprietà del Comune nel 1984, 10 anni dopo è dichiarata inagibile; gli abitanti del quartiere iniziano a raccogliere firme e a stendere un progetto per il riuso degli spazi. Nel 2006 il Consorzio cantiere Cuccagna vince il bando pubblico per lassegnazione degli spazi per 20 anni con obbligo di restauro, e infine nel 2007 il Progetto Cuccagna ottiene 75.000 euro dalla Fondazione Cariplo, con la presentazione di un progetto firmato da Marco Dezzi Bardeschi, cui seguono poi altri contributi di Regione, Mapei, BTicino, Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Miracolosamente scampata al boom edilizio e alla valorizzazione speculativa delle «conversioni» perché fuori dal quadrilatero per gli appetiti di banche e stilisti, la cascina viene salvata dallaffetto degli abitanti del quartiere. Rimboccandosi le maniche (e versando per giunta un cospicuo affitto al Comune), lassociazione culturale Cooperativa Cuccagna si è posta lambizioso traguardo di consegnare un vero e proprio museo-laboratorio culturale del territorio e della cultura agricola lombarda. «Certamente», ci confida con una punta di rincrescimento il presidente del consorzio Sergio Bonriposi, «ci si aspettava una maggiore attenzione e sensibilità da parte del Comune, anche a fronte della trasformazione, promossa dal progetto Cascine Expo 2015 (di cui cascina Cuccagna è parte), di un sistema di luoghi polifunzionali dedicati allagricoltura, allalimentazione e alla cura del territorio». Stupisce questa indifferenza, tanto più associata allelogio sperticato della libera iniziativa, quando però, siamo ancora lontani dalla promozione di uneffettiva cultura della cooperazione, anche attraverso strumenti di defiscalizzazione e semplificazione. I lavori, che hanno seguito il principio del minimo intervento e dello scrupoloso rispetto «archeologico» delle aggiunte e delle tracce storiche, ha conseguito lo straordinario risultato di trasformare ogni dettaglio dellimmobile in un racconto denso di emozionanti scoperte. La raccolta fondi prosegue per terminare limpresa. www.cuccagna.org
Articoli recenti
- La Biennale di Carlo Ratti: Installazione? No, necessaria sperimentazione 12 Febbraio 2025
- L’Archintruso. Ecco il vero piano MAGA: Make Architecture Great Again 12 Febbraio 2025
- Intelligens, l’architettura dell’adattamento sbarca a Venezia 11 Febbraio 2025
- Un quartiere virale: Seul, lo stile Gangnam 10 Febbraio 2025
- Gilles Perraudin, l’arte dei fondamenti in architettura 8 Febbraio 2025
- Wood Architecture Prize 2025: prestazioni senza ansia 7 Febbraio 2025
- Roma, 45 anni dopo, è ancora una città interrotta 5 Febbraio 2025
- Ri_visitati. Milano verticale, in principio fu la Velasca: 70 anni con restauro 4 Febbraio 2025
- Milano Cortina 26, manca un anno: cinque cerchi, pochi simboli 3 Febbraio 2025
- Il Corridoio, ora spoglio, della storia. Firenze ritrova Vasari 29 Gennaio 2025
- CSAC chiuso: tempi incerti e molta preoccupazione 27 Gennaio 2025
- Quo vadis architetto? The Brutalist, cemento e non solo 27 Gennaio 2025
- Franco Piperno (1943-2025) 23 Gennaio 2025
- Gaza, tregua e ricostruzione 22 Gennaio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata