Il libro bianco di Italia Nostra sulle coste italiane 2010 mette in evidenza che in Campania cè un grave problema di qualità del sistema di gestione del territorio. Il pericolo è che proprio il territorio (una delle eccellenze della Campania), gestito con mediocrità, possa «esaurire» la sua bellezza. Per questo lattenzione posta dal libro è importante; i casi messi in evidenza sono tre: il primo è quello costituito dal Litorale Domizio che, nonostante il degrado urbanistico e sociale, conserva ancora una valenza paesaggistica rappresentata dalla rete dei Regi Lagni inaugurati dai vicerè spagnoli nel 1610. Proprio su questi si concentra Italia Nostra proponendo listituzione di un parco per il ripristino degli antichi canali di bonifica. Un secondo capitolo evidenzia la baia della Scarrupata a Ischia. Anche per essa viene proposta listituzione di un parco onde preservare larea dallabusivismo endemico. Infine un capitolo è dedicato alla Costiera Amalfitana, Sorrentina e Cilentana dove i rischi derivano soprattutto dalla cementificazione sulle coste. Il libro segnala una decina di tristi casi di abusivismo da Casalvelino a Furore, nella speranza che la pubblica attenzione possa salvare un territorio che Croce definì un «paradiso abitato da diavoli»
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