Di Carlo Scarpa, tanto osteggiato in vita quanto glorificato post mortem, sembra sia stato detto e si conosca oramai tutto: eppure, a più di trentanni dalla sua dipartita, ancora esistono sorprendenti settori dellattività professionale e degli interessi suoi tuttora in ombra, affatto misconosciuti ai più. È il caso del materiale in mostra fino al 15 gennaio al Centro a lui intitolato a Treviso. «Carlo Scarpa e la forma delle parole» dà conto della sua erudizione, perizia e raffinatezza progettuale pure nel settore grafico e nella creazione di alfabeti e archigrafie. Come osserva nella presentazione della guida Ilaria Abbondandolo, egli «eredita dalla generazione di artisti del Deutscher Werkbund, del De Stijl, del Bauhaus una forte attenzione alle questioni del lettering e dellimpaginazione grafica». Osservando attentamente i suoi lavori si può notare labilità nella reinterpretazione e nelladattamento delle forme che testimonia, oltre la padronanza della materia, un superamento degli stilemi. Oggi tutto ciò suona straordinario anche perché, in linea generale, la capacità maturata nello spaziare oltre il proprio ristretto ambito professionale è attività praticata da pochissimi. Sarà difficile che si ripetano gli esempi eccellenti del Novecento, come gli alfabeti per lAeg di Peter Behrens oppure quelli editati per i prestigiosi tipi Bertieri da Adalberto Libera, ne il «Manuale pratico per il disegno dei caratteri».
Articoli recenti
- COP30: per un futuro migliore, dovremo imparare dall’Amazzonia 31 Ottobre 2024
- Alto Adige, quando il benessere del territorio si riflette nella baukultur 30 Ottobre 2024
- Architettura instabile, la performance di Diller Scofidio+Renfro 30 Ottobre 2024
- In-VisIBLe, cultura accessibile a tutti 30 Ottobre 2024
- Venezia: l’Hortus Redemptoris non è più conclusus 30 Ottobre 2024
- Veneto: il patrimonio di ville e giardini valorizzato dal PNRR 30 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il colpo di grazia. (Chi ha ammazzato l’architettura?) 30 Ottobre 2024
- Festa dell’architetto 2024: Italia a due velocità 28 Ottobre 2024
- Vienna Nordwestbahnhof, la città senza qualità 28 Ottobre 2024
- Gres porcellanato effetto marmo: eleganza senza tempo per ogni stile 28 Ottobre 2024
- Alberto Ponis (1933-2024) 26 Ottobre 2024
- L’Archintruso. Il signor C., provetto nuotatore 23 Ottobre 2024
- Chiare, fresche e dolci acque. Urbane 22 Ottobre 2024
- Legge sull’architettura, sarà la volta buona? 22 Ottobre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata