Il nuovo Prg riuscirà a dare una nuova immagine di Gela?
Il dirompente fenomeno dellabusivismo presenta tra gli effetti collaterali, quello di produrre unimmagine omologante di degrado diffuso che non consente di percepire la complessità dei fenomeni urbani di questa città, già colonia greca del VII secolo a.C. Vale la stessa considerazione per la presenza della mafia che non fa percepire quanto di positivo la stessa città esprime. Far emergere le differenze è il tema centrale di un progetto culturale e politico per Gela.
Quali sono gli strumenti che il Prg potrà mettere in atto?
La pianificazione in Italia negli ultimi sessantanni induce a considerare il Prg come adempimento piuttosto che come strumento urbanistico. Le trasformazioni più rilevanti si realizzano in genere mediante ladozione di varianti, oppure in contrasto con le previsioni dei piani, alimentando, come a Gela, un consistente patrimonio di edilizia illegale. Appare poco ragionevole affidare al nuovo Prg, anche se di buona fattura, le nostre speranze dinversione di marcia nella direzione di una nuova qualità urbana ed edilizia. La validità del piano si misurerà con le aspettative della comunità. Esso risulterà tanto più valido quanto più riscontrerà i favori della gente, gestendo i processi di trasformazione del territorio.
Si può riqualificare un contesto caratterizzato da insediamenti abusivi?
Certamente sì. Ma largomento non è, al momento, materia per architetti. Qualsiasi approccio progettuale che si propone di trovare soluzioni specifiche nella disciplina architettonica si rivela ineffettuale se non preceduto, almeno nel caso di Gela, da considerazioni di ordine antropologico-culturale, dalla disponibilità di adeguate risorse finanziarie e strumenti giuridici. La costruzione abusiva non è soltanto espressione di un?attività illecita in contrasto con le norme, ma anche di assenza di qualità in contesti privi di servizi, con soluzioni tipologiche, morfologiche, tecnologiche e formali al grado più basso.