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Silvia BerselliWritten by: Professione e Formazione

Album des jeunes architectes: voilà le giovani promesse

Parigi. La Cité de l’Architecture et du Patrimoine promuove dal 2001 il premio nazionale biennale istituito nel 1980 da Joseph Belmont e sostenuto dal ministero della Cultura e della comunicazione, per dare visibilità ai giovani più meritevoli e favorirne l’accesso alla committenza. In quest’ottica, l’allestimento della consueta mostra (curata da Marise Quinton) dei progettisti selezionati e delle loro opere, visitabile fino al 5 settembre alla Cité de l’Architecture, è stato affidato a Marchi & Marchi, vincitori della precedente edizione, che, insieme a Michele Brusisca e Fabrice Panichi, hanno realizzato una cornice in legno al cui interno sono state inserite le schede biografiche di presentazione dei progettisti e le scatole che contengono le loro opere, custodite come oggetti preziosi da conservare con cura.
Le 234 candidature sono state selezionate da una giuria, presieduta da Christian Hauvette e Pascal Cribier, che ha privilegiato le opere costruite, anche se di dimensioni modeste rispetto ai grandi gesti che restano sulla carta. I 15 laureati sono nati tra il 1973 e il 1984 e hanno in comune una formazione multiculturale favorita dall’utilizzo del web e da frequenti esperienze lavorative e di studio all’estero. Inoltre il 40% degli studi professionali che hanno fondato o per cui lavorano ha sede in provincia: caratteristica che testimonia una riduzione del Parigi-centrismo, più marcato nelle precedenti edizioni. Rispetto al passato, si conferma anche la tendenza alla costituzione di associazioni di giovani professionisti (solo quattro dei vincitori esercitano da soli), mentre è ancora scarsa la presenza delle donne (solo il 25%), soprattutto se collegata alla massiccia presenza femminile nelle facoltà di Architettura.
Gli esempi in mostra invitano i giovani a non lasciarsi fuorviare dalle lusinghe dell’immagine, esortandoli a recuperare i valori fondanti del progettare. Che si tratti di costruzioni già terminate o in corso d’opera, oppure di progetti redatti in occasione di concorsi, la maggior parte dei lavori presenta forti legami con la realtà, amore per la definizione dei dettagli e capacità d’interazione con le imprese costruttrici. I temi affrontati sono semplici e comportano programmi di ampliamento residenziale, per soprelevazione o annessione di piccoli fabbricati, e di nuova costruzione di abitazioni unifamiliari isolate o di padiglioni per bar, uffici e servizi.
www.ajap.culture.gouv.fr
www.citechaillot.fr
 

Autore

  • Silvia Berselli

    Laureata in Architettura al Politecnico di Milano, ha collaborato con la Triennale di Milano (Renzo Piano, 2007 e Casa per tutti, 2008) e si è dottorata in Storia dell’architettura e dell’urbanistica al Politecnico di Torino. Dal 2010 svolge attività didattica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio ed è ricercatrice post-doc, borsista FNS, nel gruppo coordinato da Daniela Mondini Da Ravenna a Vals. Luce e oscurità in architettura dal Medioevo al presente, con un progetto sull’illuminazione della casa-atelier nel XX secolo. Con MAP/Silvana ha recentemente pubblicato la monografia Ionel Schein. Dall’habitat evolutivo all’architecture populaire (2015) e co-editato Le jeu savant. Luce e oscurità nell'architettura del XX secolo (2014).

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Last modified: 14 Luglio 2015