Mosca. Sulla scena culturale della capitale si è affacciato un nuovo attore: lo Strelka Institute, una scuola per «Media, architettura e design». Fondato da due oligarchi russi (Alexander Mamut e Ilya Oskolkov-Tsentsiper), Strelka (che significa «freccia») si presenta tra gli organismi più allavanguardia sulla scena architettonica moscovita. Lidea dei due imprenditori, figure di rilievo nel settore della comunicazione (Mamut ha comprato LiveJournal.com e Oskolkov-Tsentsiper è il fondatore del noto bimensile culturale «Afisha»), è quella di costituire una scuola che risponda alle richieste di una nuova generazione di studenti che ha viaggiato e si aggiorna attraverso internet sui programmi didattici delle scuole straniere più ambite, ma, soprattutto, che è cresciuta allinsegna di quellarchitettura «firmata» fortemente promossa dalle principali riviste e istituzioni di settore attive sulla scena moscovita. È in questo contesto (in cui il Marchì, sede storica della scuola di Architettura, è imbrigliato in una burocrazia statale che non lascia spazio a nuove iniziative), che i due imprenditori hanno deciso dinvestire in un progetto culturale e didattico redatto da una delle archistar più quotate del momento: Rem Koolhaas.
Nulla sembra lasciato al caso: la scelta del luogo (la scuola ha sede nellex fabbrica sovietica di cioccolato «Ottobre rosso», in pieno centro di Mosca, con una meravigliosa vista sul fiume che va dalla chiesa di Cristo Salvatore alla famosa «casa sul lungofiume» di Boris Iofan), la comunicazione accattivante e, non ultima, la tempistica. Il 25 maggio, in rigorosa tenuta grigio scuro, Koolhaas appare come un guru davanti a un pubblico selezionato nel più ambito entourage del mondo architettonico e dichiara di voler «introdurre il concetto di ricerca come base essenziale per educare allarchitettura». Le nuove tecnologie di comunicazione, le relazioni tra spazio reale e virtuale e limpatto che i nuovi programmi di modellazione hanno sul processo progettuale saranno affrontati allinterno di un programma di ricerca, elaborato dal suo studio Oma/Amo, che si organizza intorno a quattro aspetti principali: spazio pubblico, conservazione, design, energia. Per la cronaca, levento precede di poche ore lapertura della II Biennale di Architettura di Mosca, che raccoglie un vastissimo pubblico di addetti ai lavori e non della classe sociale medio alta.
Lanno scolastico inizierà a ottobre e Koolhaas, che dirigerà il post-graduate course, garantisce la sua presenza una volta ogni due mesi. Tuttavia, già durante lestate, Strelka sarà aperto e proporrà un programma impostato sullo studio della città e sulla diffusione dellarchitettura attraverso i media. Loperazione commerciale finora sembra riuscita e nel giro di qualche anno si potrà valutare anche lofferta didattica dellIstituto che, come tengono a sottolineare i fondatori, è uniniziativa no-profit.
www.strelkainstitute.com
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[…] al contesto che vi ho appena descritto, Strelka è stata l’occasione perfetta perché ci ha offerto una sorta di accademia privata ad estensione […]