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Written by: Professione e Formazione

A Modena un polo culturale nell’ex ospedale Sant’Agostino

Modena. Sarà l’associazione temporanea d’imprese guidata dal Consorzio Leonardo di Modena (80 addetti, 6 milioni di fatturato), con lo studio Gae Aulenti Architetti Associati di Milano e lo studio associato Architetti Doglioni e Daminato di Feltre (Belluno) a redigere il progetto preliminare e definitivo per la riqualificazione edilizia dei 24.000 mq che compongono l’ex ospedale Sant’Agostino, edificio di origine settecentesca voluto dal duca Francesco III d’Este quale ricovero per malati e indigenti. La scelta è stata presa dal Consiglio di amministrazione, presieduto dall’economista Andrea Landi, della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, la quale nel 2007 aveva acquistato l’immobile per oltre 16 milioni, stipulando un Protocollo d’intesa con il ministero per i Beni culturali e il Comune.
Si è così conclusa la procedura per l’individuazione di un progettista (per il preliminare e il definitivo) da parte della committenza che, pur essendo privata, l’anno scorso ha bandito una gara internazionale. La Fondazione è stata assistita nella fase di selezione da Politecnica Ingegneria ed Architettura, che avrà il ruolo di struttura di project management e di supporto tecnico per tutta la durata del progetto.
A 15 gruppi (vedi box), preselezionati su curriculum tra 59 pretendenti da una commissione tecnica (composta da membri della Fondazione, dal direttore della biblioteca Estense Luca Bellingeri, da Giovanni Carbonara, dalla soprintendente ai Beni architettonici di Siena e Grosseto Emanuela Carpani, dal dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Fabrizio Lugli e dal presidente dell’Ordine degli architetti Claudio Gibertoni), è stata chiesta una proposta-offerta a livello metodologico, organizzativo ed economico. L’Ati vincitrice è poi uscita da una rosa di 5 finalisti (a cui sono stati chiesti degli approfondimenti) individuata dal consiglio di indirizzo dell’ente ex bancario.
L’intervento, dal valore stimato in 50 milioni, dovrebbe rispettare un cronoprogramma che prevede entro breve l’approva zione del preliminare, con i lavori da appaltare per l’estate 2011 (secondo un progetto definitivo del valore di circa 2 milioni) e da concludersi nel 2015, data in cui saranno trasferite al Sant’Agostino le biblioteche Estense e Poletti, il centro linguistico dell’Università e il centro di documentazione della Fondazione, e sarà costituito il Museo della fotografia contemporanea, oltre a 25 appartamenti utilizzabili come foresteria.
Questi i ruoli all’interno del gruppo vincitore: il project manager sarà l’ingegner Giuseppe Iadarola (Consorzio Leonardo), Aulenti con Vittoria Massa sarà responsabile del progetto architettonico, mentre Francesco Doglioni coordinerà il restauro e l’architetto modenese Ansaloni Zivieri (Leonardo) avrà un ruolo direttivo. I disegni di progetto sono al momento solo suggestioni, abbozzi per ragionare sulla collocazione del polo bibliotecario, nella parte monumentale del Sant’Agostino, con le sale di lettura nelle «tenaglie» (uno spazio interno dalla forma caratteristica); la restante parte del complesso ospiterà invece il nuovo centro per la fotografia, mentre al piano terra saranno ricavati svariati percorsi pedonali.
Secondo la commissione, tutte le cinque proposte finaliste presentavano delle criticità, mentre alcuni partecipanti hanno sollevato perplessità sul tipo di procedura di gara adottata.  Inoltre, Iadarola ha dichiarato alla stampa locale che «dopo un primo contatto a suo tempo, la Fondazione ci ha chiesto di risolvere alcune criticità che a loro dire la nostra idea aveva e quindi abbiamo approfondito il progetto».

Autore

  • Stefano Luppi

    Nato in provincia di Modena, laureato e specializzato in storia dell’arte e materie affini, ha pubblicato alcuni saggi in volumi scaturiti da progetti di comuni, università e fondazioni dedicati alla storia dell’arte emiliana, ma si è anche occupato di comunicazione e organizzazione culturale. Giornalista iscritto all’Ordine dal 1995, lavora per testate locali e nazionali, generiche e specializzate, quali «Il Resto del Carlino», «la Gazzetta di Modena», «la Gazzetta di Reggio Emilia», «Il Giornale dell’Arte», «ArtDossier», «Arteletta», «Ibc rivista» sulle quali da sempre si occupa di temi artistici, urbanistici, architettonici, letterari

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Last modified: 16 Luglio 2015