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Written by: Progetti

Ora il Cassero è per la scultura

Montevarchi (Arezzo). Lungo l’antica via di comunicazione che collega ancora oggi Arezzo con Firenze si trova il «mercatale» di Montevarchi. Prima luogo di scontri e avamposto dei fiorentini contro gli aretini, poi importante centro manifatturiero e commerciale, oggi Montevarchi ha assunto un ruolo di primaria importanza attraverso un progetto di restauro e valorizzazione urbana.
A partire dal XVII secolo il mutare delle esigenze politiche e commerciali ha contribuito all’abbandono e alla conseguente perdita delle antiche mura del «mercatale». Delle strutture difensive si è conservato il Cassero della rocca medicea cinquecentesca. Dopo essere passato a privati in epoca lorenese, nella seconda metà dell’Ottocento fu acquisito dalla Provincia di Arezzo e destinato a caserma. Nel 1996 l’amministrazione provinciale ha concesso il Cassero in comodato al Comune di Montevarchi al fine di provvedere al restauro e alla valorizzazione della struttura a uso museale. Le premesse culturali del progetto, con un impegno diretto della Regione Toscana, della Provincia e del Comune, partono già nel febbraio 1995 e si sono definitivamente concluse dopo 15 anni il 20 maggio con l’apertura della mostra «Cassero per la scultura del XIX – XX secolo»( fino al 17 settembre).
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione museale (costato in quest’ultima fase 185.000) è stato eseguito sotto la guida dello storico dell’arte Alfonso Panzetta e dell’architetto Francesco Papa (Area Associati). L’esterno è stato perfettamente conservato, mentre all’interno ogni elemento nuovo è stato inserito valutando anche la sua reversibilità, così come la copertura in acciaio e vetro della corte interna, le coloriture, il laminato finto rovere degli spazi espositivi e tutto quanto connesso anche con l’abbattimento delle barriere architettoniche e dei sistemi di informazione per la fruizione da parte degli ipovedenti.
Punto di forza del restauro è l’impegno profuso per ristabilire un equilibrio tra il monumento, la funzione e il territorio, con particolare riferimento anche al suo sviluppo economico e culturale nel rispetto dei principi propri della «conservazione integrata», il cui obiettivo è valorizzare non solo le ragioni culturali del luogo ma anche quelle sociali e urbane. Il recupero funzionale si inserisce infatti all’interno di un progetto più ampio che ha visto anche la valorizzazione di altri complessi come la Bartolea, il Chiostro di Cennano, la Ginestra, il Palazzo del Podestà e il recupero della piazza del mercato.

Autore

  • Olimpia Niglio

    Nata a Salerno nel 1970, si laurea in Architettura presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” dove nel 2000 consegue il Dottorato in Conservazione dei beni architettonici. Si specializza in Restauro architettonico e a Roma consegue il Master in Management dell’arte e beni culturali. Dal 2000 al 2001 (Post PhD) è ricercatore e coordinatore del progetto “Nuovi strumenti di diagnostica nel campo del restauro architettonico” con fondi MIUR. Dal 2002 al 2010 è Adjunct Professor di Restauro architettonico presso il Corso di laurea in Storia dell’Arte dell’Università di Pisa dove ha insegnato anche presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Dal 2012 è Research Fellow presso la Kyoto University, Graduate School of Human and Environmental Studies, in Giappone. Dal 2014 è Full Professor di Storia e Restauro dell’Architettura presso la Facultad de Artes y Dibujo dell'Università Jorge Tadeo Lozano a Bogotá. Svolge attività di ricerca presso la Universitat Politècnica de València e presso il Kunsthistorisches Institut di Firenze. È stata Visiting Professor presso la Tokyo University, la Kanto Gakuin University di Yokohama, la Otemon Gakuin University di Osaka, il Western Galilee College di Akko in Israele, l’Universidad de Concepción in Cile e l’Universidad Nacional Autonoma de México. È autrice di volumi su tematiche comparative connesse alla storia e al restauro dell’architettura ed è vincitrice di premi internazionali tra cui il Premio monografia scientifica alla X Biennale di Architettura - Cuba 2015. È membro ICOMOS e ICOM.

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Last modified: 17 Luglio 2015