Come è cambiata larea che cinque anni fa ospitò lExpo internazionale tenutasi in Giappone nella Prefettura di Aichi? Nel 2006 la Prefettura ha steso un programma con linee guida per un piano strategico con importanti indirizzi da perseguire entro il 2015 e il raggiungimento di obiettivi a lungo termine entro il 2025.
LExpo 2005 di Aichi è stata considerata un successo con più di 22 milioni di visitatori (ne erano previsti 15), e un incasso di 10 miliardi di yen, contro costi valutati intorno ai 340 miliardi di yen (3,3 miliardi di dollari). Loperazione ha gettato le basi per accelerare la trasformazione regionale, basata tra laltro anche sulla realizzazione di eventi internazionali. Ad esempio, dal 21 agosto al 31 ottobre è in programma la Aichi Triennale 2010 di arte contemporanea.
Nagakute, che fu sito principale dellExpo estendendosi su oltre 180 ettari, ospita lExpo 2005 Aichi Commemorative Park (Ai-chikyuhaku Kinen Koen), più conosciuto come Parco Moricoro (MoriKoropaku) dal nome delle due mascotte dellExpo (Morizo e Kikkoro), inaugurato a luglio 2006. Lo slogan del parco, «Un dono dallExpo 2005. Collegati con la natura e interagisci con gli altri», ben richiama il tema dellevento il cui titolo era «La saggezza della natura».
LExpo fu organizzata attraverso grandi aree verdi, trasporti tecnologicamente avanzati ed eco-friendly, edifici costruiti con materiali riciclati suddivisi secondo 17 categorie, impiego di robot per alcune attività, con tanto di robot station. Oggi molti padiglioni sono stati sostituiti da aree verdi, mentre altri edifici sono stati destinati ad attività pubbliche (piscina, pista di pattinaggio su ghiaccio). La popolare ruota panoramica è tuttora in attività e un edificio, già antecedente lExpo, ospita oggi alcune attività per bambini.
Anche il mondo degli anime, che denota fortemente la cultura nipponica, ha trovato già durante lExpo una sua collocazione, con la realizzazione fedele della casa di Mei e Satsuki, protagonisti del film di Hayao Miyazaki, Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro). La casa in stile anni cinquanta, tuttora visitabile, ripropone uninteressante mescolanza tra gli usi occidentali e orientali, che caratterizzano gli spazi e larchitettura della residenza.
Vi sono poi aree sportive allaperto, una piazza con giochi dacqua per bambini e un museo dellExpo, che trova sede nelledificio precedentemente adibito ad accoglienza e foresteria. Il museo ospita una galleria suddivisa per temi (rispetto, performance, amore per la natura, tonalità della natura, suono della natura e creazione), in cui sono esposti oggetti donati dalle nazioni che hanno partecipato alla kermesse. Il mezzo di trasporto realizzato per il 2005, il treno Linimo a levitazione magnetica, costituisce ancora oggi il modo migliore per raggiungere larea, che dista circa 40 km da Nagoya.
LExpo dunque non si è rivelata unoccasione fine a se stessa, ma volta allincremento della qualità della vita dei cittadini e uno stimolo allo sviluppo della regione.
Articoli recenti
- Modello albanese? Problema architettonico 8 Gennaio 2025
- Yoshio Taniguchi (1937-2024) 7 Gennaio 2025
- Quo vadis architetto? Tre architetti e una villa, la E-1027 6 Gennaio 2025
- Da Koolhaas a Morozzo della Rocca, se la teoria è progetto 5 Gennaio 2025
- Ri_visitati. Le Albere a Trento: sogni, treni e appartamenti vuoti 3 Gennaio 2025
- Il mio commiato al Giornale, miracolo che si rinnova settimanalmente 1 Gennaio 2025
- L’archintruso. Calendario 2025 per architetti devoti 19 Dicembre 2024
- 30 racconti per un anno 18 Dicembre 2024
- Inchiesta: Roma e il Giubileo 18 Dicembre 2024
- Brescia: dalla mostra al museo al territorio 18 Dicembre 2024
- Tobia Scarpa, 90 anni e non sentirli 18 Dicembre 2024
- Salvare Milano ma non sfasciare l’Italia 16 Dicembre 2024
- Reinventare il costruito con il riuso adattivo 16 Dicembre 2024
- “Paesaggi aperti”, per dare valore ai territori 16 Dicembre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata