Il 28 marzo è stata consacrata la Chiesa Madre di Gibellina Nuova (Trapani), progettata da Ludovico Quaroni e Luisa Anversa nella città ricostruita dopo il terremoto del 1968. Il progetto, iniziato nel 1970, è costituito da un sistema di spazi con forti implicazioni simboliche e connotazioni urbane; la composizione si basa sulla relazione tra la geometria quadrangolare dellaula e la grande sfera dellabside.
La realizzazione dellopera è stata suddivisa in due lotti. Il primo, per il corpo centrale dellaula con labside, la residenza parrocchiale e lanfiteatro, è stato iniziato nel 1985 e concluso due anni dopo. In questa fase sono stati apportati rilevanti cambiamenti tra cui la rotazione di 90° delledificio (in seguito alle previste realizzazioni, in area adiacente, del Palazzo Di Lorenzo progettato da Francesco Venezia, e del Centro polifunzionale progettato da Pietro Consagra), la modifica dellabside con lappesantimento della struttura e la variazione del rivestimento di mosaico azzurro-turchese. Per il completamento interno dellaula e le sistemazioni esterne e del sagrato si è dovuto attendere il nuovo millennio. Paradigma dellincompiuto, nel 1994 la Chiesa è stata compromessa dal crollo della copertura, cui è seguita unintensa attività investigativa e burocratica volta alla ricerca delle responsabilità: dalle perizie effettuate, infatti, quantità e dimensioni dei ferri utilizzati in copertura sono risultati inferiori alle previsioni dei calcoli strutturali. Nel 2002 il Genio Civile di Trapani è stato incaricato del progetto di completamento e così, dopo la verifica strutturale delle pareti dellaula, si è potuta realizzare una nuova copertura con struttura a traliccio di metallo e, avvalendosi degli esecutivi originari, terminare gli spazi esterni e laula di preghiera con il nuovo altare disegnato da Enzo Fiammetta e Umberto Leone. Nella chiesa sono stati inoltre ricollocati il crocifisso quattrocentesco e la campana di bronzo ritrovati tra le macerie del sisma che rase al suolo la vecchia Gibellina.
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