Questa domanda ha aperto il convegno «Luoghi Comuni», tenutosi a Firenze il 21 e 22 gennaio e promosso dal Consiglio regionale della Toscana in collaborazione con Sociolab. Ed è con questa domanda che IF research, lassociazione culturale promotrice del convegno, si presenta dopo aver contribuito, col suo raggruppamento di giovani professionisti, allinatteso ribaltamento ai vertici dellOrdine degli Architetti fiorentino nel luglio scorso. Nata nel 2009, lassociazione intende attivarsi con iniziative legate alla promozione di una cultura contemporanea del progetto, dialogando con le istituzioni e con chi opera sul territorio. Nel lavori del primo giorno, guidati da Richard Ingersoll, sono stati illustrati alcuni «processi virtuosi» che hanno dimostrato come sia possibile, affidandosi a buone procedure, realizzare opere pubbliche di qualità. In particolare, Tania Hertveld, direttore amministrativo del Vlaams Bouwmeester, ha illustrato la procedura «Open Oproep», un metodo di selezione e affidamento di incarico agile ed efficace che ha dato ottimi risultati in Belgio. La seconda giornata ha aperto il confronto sul tema della qualità architettonica a tutti coloro che hanno aderito allOpen Space. Ne sono scaturiti una decina di temi di discussione che vertevano su argomenti promossi dagli stessi partecipanti. Al termine dei lavori è stato prodotto un instant report riassuntivo degli argomenti trattati nei vari tavoli. La giornata ha dato la possibilità agli addetti ai lavori – professionisti, tecnici, amministratori – di confrontarsi sui vari aspetti della gestione e valorizzazione del territorio, lanciando anche proposte pragmatiche di soluzioni a lungo o breve termine. IF research si accinge ora a stendere un documento che sia in grado di proporre linee guida di respiro regionale, utili a rendere più efficace il complesso rapporto fra la macchina amministrativa e la qualità del territorio da questa gestito.
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