Risolto con la formula del concorso privato a inviti «ex garage Traversi» il problema della conservazione e riqualificazione dello storico garage multipiano dal sapore mendelshoniano progettato negli anni trenta da Giuseppe De Min e Alessandro Rimini in via Bagutta. Promosso da Aedes e Bpl Re, la gara ha premiato lo studio spagnolo di Benedetta Tagliabue (Embt Miralles Tagliabue) per il migliore «concept project».
Alla sfida della riprogettazione, con variegate soluzioni che passavano dallonnipresente grattacielo alla parete serra, ha prevalso il buon senso rispetto alla fascinazione dellimmagine urlata, complice anche la congiuntura e lautorevole commissione bipartisan, presieduta da Alberico Belgiojoso: una volta tanto riunite conoscenze ed esigenze adeguate al tema (Paolo Marconi per il restauro, Giovanni Oggioni per lurbanistica, Andrea Campioli per la tecnologia dellarchitettura e il soprintendente ai Beni paesaggistici e monumentali Alberto Artioli). Merito anche del bando, ben costruito, a cui hanno risposto i milanesi Mario Bellini (che ha proposto una serra verticale) e Studio Peregalli, il fiorentino David Fisher, Jean Nouvel (che ha però fatto tabula rasa per un grattacielo di 60 m) e Silvio DAscia dalla Francia, Eric Owen Moss dagli Stati Uniti. Pur lasciando libertà espressiva, nel contempo il disciplinare di gara obbligava a prendere in seria considerazione le prescrizioni indicate dagli organi di tutela (conservazione integrale della facciata, ma un vincolo «flessibile» per gli interni), le esigenze di utilizzabilità, mettendo in primo piano il tema della conservazione dei caratteri originali del manufatto.
Il progetto vincitore è attento alla conservazione delledificio, nei suoi aspetti formali e materici, mentre la spazialità interna genera mutevoli prospettive, e le nuove funzioni (residenza, alberghi e negozi, ristoranti e limmancabile spa) garantiscono una fruibilità microurbanistica di livello adeguato allintorno. Speriamo che faccia scuola… non solamente per i poli del lusso.
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