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Written by: Progetti

La finanza s’insedia nell’ex granaio di Parigi

Parigi. A fine 2009 è stata inaugurata la riconversione dei Grands Moulins de Pantin in un ambizioso programma terziario. Monumento emblematico del patrimonio industriale a nord est della capitale, i mulini di Pantin hanno cessato la loro attività nel 2003, dopo aver fornito di farina Parigi per quasi un secolo. Costruiti nel 1923 sulle sponde del canal de l’Ourcq, a poche centinaia di metri dal confine con Pantin, sono stati per quasi un secolo uno dei simboli della Seine-Saint-Denis, banlieue operaia a nord est di Parigi. Difficile quindi immaginare di farli sparire dal panorama urbano, nonostante la complessità di avviare la conservazione e ristrutturazione e la mancanza del vincolo dei Monuments historiques. Ma un accordo tra la città di Pantin, il gruppo proprietario Soufflot e la Semip (società di economia mista di Pantin), ha permesso di lanciare un’importante operazione di recupero urbano e architettonico.
Nel 2001 la municipalità ha indetto una consultazione vinta da Reichen & Robert, studio parigino che ha fatto della trasformazione di siti ex industriali la propria peculiarità. Tra i loro principali progetti, il recupero della Grande Halle de la Villette e del Pavillon de l’Arsenal a Parigi, della Halle di Tony Garnier a Lione e la futura trasformazione di una centrale elettrica nella Cité du Cinema di Luc Besson.
Il progetto prevedeva la conservazione dei due edifici più antichi, il mulino centrale e il magazzino del grano, opera dell’architetto alsaziano Eugène Haug, e la costruzione di tre nuovi edifici, per un totale di 50.000 mq. Sono state conservate le facciate esterne, inserendo nuove aperture per migliorare l’apporto di luce naturale e ampliare la vista verso il canal de l’Ourcq e il Parc de la Villette. L’interno è stato totalmente sventrato per lasciar spazio a una struttura più adatta a ospitare uffici. Qualche traccia degli antichi meccanismi del mulino è però stata mantenuta al fine di conservare la memoria industriale dell’edificio. Opere d’arte contemporanea contribuiscono al decoro degli spazi interni. Nell’atrio principale si può ammirare la spettacolare caldaia che forniva energia ai mulini, mentre all’esterno è rimasto il ponte mobile per il carico della farina sui barconi che trasportavano la merce lungo il canale. I nuovi edifici, che non superano i cinque piani per non nascondere la silhouette dei mulini, sono realizzati in mattoni per garantire un’armonia di colori e materiali con le preesistenze. Nei cinque edifici sono ripartiti, oltre agli uffici, due ristoranti, un centro fitness, una mediateca, due bar-caffetterie e un parcheggio sotterraneo da 772 posti. L’intero cantiere, dichiarato esemplare per il risparmio energetico, è durato 39 mesi ed è costato 85 milioni, provenienti da Meunier Immobilier d’Entreprise, filiale del gruppo Bnp Paribas Immobilier e leader nelle promozioni immobiliari in Francia. Il complesso per ora ospita i circa 3.000 dipendenti di Bnp Paribas Security Service, società leader nel settore dei servizi-titoli a società e istituzioni finanziarie di tutto il mondo.

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Last modified: 17 Luglio 2015