In Austria accade spesso che alcuni dei più interessanti avvenimenti culturali si registrino lontano dai centri di maggior importanza. In campo architettonico questa tendenza e questa vivacità della scena locale vengono confermate dagli edifici realizzati nel 2009, vincitori dellannuale premio dellUnione degli architetti austriaci: delle 14 opere selezionate, una si trova a Vienna, una a Salisburgo, due a Linz (Capitale europea della cultura per il 2009) e una a Graz. Le restanti realizzazioni si trovano in cittadine minori e comuni di poche migliaia di abitanti, sparsi su tutto il territorio nazionale.
È il caso di Taufkirchen an der Pram, municipalità dellAlta Austria con quasi tremila abitanti, a ovest di Linz, vincitrice di uno dei premi in palio grazie al progetto della scuola Bilger-Breustedt, inaugurata nel giugno scorso su progetto dello Studio Feichtinger Architectes, con sede a Vienna e a Parigi, salito alla ribalta con la realizzazione della passerella pedonale Simone de Beauvoir a Parigi, di fronte alla Biblioteca nazionale François Mitterrand.
Il progetto della Schule Bilger-Breustedt è lesito di un concorso (secondo posto per Cukrowicz-Nachbaur-Sturm-Hiptmair, terzo per Fasch & Fuchs) bandito nel 2006 dalla locale amministrazione e dalla Fondazione per lo Sviluppo delle Infrastrutture con linizio lavori nel marzo 2007 e termine nel dicembre 2008, periodo in cui lopera ha rappresentato il principale cantiere pubblico dellAlta Austria.
Il bando prevedeva di concentrare in un unico edificio scuola primaria e secondaria, scuola di musica e Museo di Storia locale. La soluzione dello studio di Feichtinger propone un impianto integrato di chiara e immediata leggibilità, con una hall coperta centrale, sullingresso nord, che distribuisce le varie funzioni: la scuola primaria, a sud, entro un corpo a un unico piano fuori terra, la scuola secondaria e quella di musica, in un edificio di tre piani fuori terra, anchesso orientato verso sud e affaccio sul fiume Pram, il lato nord ospita invece la palestra e locali di servizio annessi.
Costruttivamente, il progetto consiste in una piastra interrata di cemento armato su cui poggia la struttura portante mista in legno e acciaio. Lambivalenza tra materiali massivi e leggeri si nota da lontano. Solo da vicino ledificio si svela nella sua completa mole «urbana» (oltre 32.000 metri cubi), grazie alla facciata, orientata lungo il corso del fiume Pram, completamente vetrata e segnata orizzontalmente dalle terrazze su cui si affacciano le aule: accorgimento grazie al quale il progetto non simpone sul paesaggio ondulato, ma si trasforma in un raffinato diaframma tra ambiente costruito ed elementi naturali circostanti. Proprio in questa «posizione di mezzo» sembra risiedere la qualità principale del progetto: il dosare sapientemente la propria presenza e valenza urbana con una frugalità e sobrietà rurali, al di là degli aspetti formali in sé.
Lopera rappresenta così un riuscito esempio di architettura pubblica, pragmatico e lucido, che contribuisce ad arricchire il panorama culturale locale con lofferta di spazi multifunzionali. Lattuale amministrazione ha investito moltissimo sul progetto, economicamente, a livello di comunicazione, puntando a una sorta di «effetto Bilbao». Un approccio progettuale attento al contesto, declinato secondo un linguaggio chiaro ma articolato e non banale, trova nel paesaggio della campagna austriaca un fertile terreno di sperimentazione.
La realizzazione del plesso scolastico conferma la capacità di Feichtinger nella gestione di progetti concorsuali e nel soddisfare le richieste di una committenza complessa. Il tema «spazi per la didattica», in Austria, riproporrà ulteriori occasioni di dibattito e realizzazioni, dal momento che il Governo Nazionale ha stanziato un fondo di circa 1, 7 miliardi di euro per ledilizia scolastica da qui al 2012.
Articoli recenti
- Como: l’asilo Sant’Elia tra abbandono e speranza (come luogo del cuore) 25 Novembre 2024
- La memoria viva, il lavoro di Philippe Prost in tre decenni 25 Novembre 2024
- ChorusLife a Bergamo, se il privato costruisce la città 25 Novembre 2024
- Il contesto come fondamento del progetto 25 Novembre 2024
- The Veil, finalmente qualcosa di radicale nel cielo di Dubai 20 Novembre 2024
- Il governo taglia 1,6 miliardi alla rigenerazione urbana, l’INU non ci sta 20 Novembre 2024
- I luoghi per lo sport, inclusivi e polifunzionali 18 Novembre 2024
- World Urban Forum 2024: casa, comunità e sostenibilità 18 Novembre 2024
- Quo vadis architetto? Il demiurgo e l’apocalisse 18 Novembre 2024
- Crespi d’Adda: il villaggio operaio diventerà ancora più attraente? 18 Novembre 2024
- Troppe moschee? Blocchiamole (anche) con l’urbanistica 15 Novembre 2024
- Se l’Emilia-Romagna va sempre sott’acqua 12 Novembre 2024
- Salton Sea: yacht, polvere e litio in California 12 Novembre 2024
- Forme mobili: design e moda a passo di danza 12 Novembre 2024
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Luca Gibello. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Michele Roda, Veronica Rodenigo, Ubaldo Spina.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2024 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata