Dalla Toscana alla Sicilia, dalla Liguria alla Puglia, così come il «Progetto del mese» in Campania, cinque interventi di restauro che di fronte al problema cruciale conservazione/rimozione – conservazione/ri-creazione, esprimono con forza un giudizio di valore che sancisce la diffusione di un ormai consolidato approccio nellintervento sul costruito. Tutti non si riconoscono in un concetto di restauro inteso come ripristino meccanico di forme e materiali ormai perduti o come riproduzione di «nuovi autentici» o di «copie perfette». Sono accomunati dal considerare il restauro come presa di distanza storica, sancendo limpossibilità di continuare quei procedimenti costruttivi insiti nellopera stessa.
I progetti si basano sulla scelta di ripristinare il valore spaziale delle opere ricostruendone i limiti e mantenendo, nel riguardo dellautenticità, la distinguibilità dei materiali.
Vengono affrontati in maniera sistematica la risoluzione dei problemi statici e di restauro architettonico finalizzati sia alla conservazione del profilo del monumento (e quindi alla limitazione del degrado dellapparecchiatura muraria), che a una sua nuova fruizione.
In ambito strutturale, ciò si è tradotto nel progettare interventi tecnici compatibili con le caratteristiche costruttive della fabbrica e concepiti con lo scopo di migliorare le prestazioni meccaniche dello scheletro portante, senza esautorarlo o pretendere comportamenti strutturali al di fuori della logica costruttiva.
Labbazia, la rocca, il castello medioevale, la chiesa fortezza e il bastione, inoltre, vivono una simbiosi con il paesaggio circostante. Così, nei cinque casi traspare la volontà di re-instaurare questo rapporto con il contesto attraverso lideazione di strutture temporanee, gradinate smontabili e passerelle, che allestiscono una sorta di promenade che valorizzi il monumento stesso.
Quando poi si tratta dintrodurre elementi ex novo si ricorre al legno, al vetro, alla lamiera di zinco e allacciaio corten: tutti materiali in grado di stabilire una dialettica figurativa e cromatica con le preesistenze murarie massive.
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