Dopo la discussa consegna delle prime case provvisorie in legno agli abitanti di Onna, frutto di una collaborazione tra la Provincia di Trento e la Croce Rossa Italiana, sono in dirittura darrivo i primi cantieri del Piano Case (Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili) gestito dalla Protezione civile per la costruzione di abitazioni definitive che dovrebbero accogliere, in 19 aree intorno a LAquila, circa 13.000 senzatetto a seguito del sisma del 6 aprile.
Il 18 settembre la Wood Beton spa, impresa del Gruppo Nulli (Iseo, Brescia), specializzata in strutture in legno per ledilizia, e la Faliselli srl, azienda bresciano-bergamasca produttrice di serramenti, hanno infatti annunciato la conclusione della prima tranche di lavori presentando i primi edifici, la cui costruzione era stata avviata a metà giugno. Dopo essersi aggiudicata, nella graduatoria relativa al bando di gara, il primo posto tra i 16 soggetti aggiudicatari dei 20 lotti, Wood Beton ha concluso i lavori su due piastre antisismiche a Cese di Preturo in uno dei 19 complessi che stanno sorgendo a ritmi serratissimi intorno alla città. Rispettando le indicazioni del bando, che richiedeva su ogni piastra (21×57 m) un numero minimo di 20 alloggi disposti su tre piani, limpresa ha realizzato due case in linea di quattro blocchi e tre corpi scala ciascuna per un totale di 48 alloggi destinati a ospitare circa 160 persone.
Fissati su una piattaforma di cemento armato montata su isolatori sismici, gli edifici adottano come tecnica costruttiva un sistema misto di pilastri, travi e pareti portanti in legno massiccio a strati incrociati; i componenti sono montati a secco e la struttura è completata da serramenti in legno muniti di doppi vetri a bassa emissività con gas argon nellintercapedine in modo da consentire, rispetto alle soluzioni tradizionali, una significativa riduzione del fabbisogno energetico dellabitazione, in parte soddisfatto da impianti fotovoltaici collocati sui corpi scala. Allo scopo di semplificare le operazioni di assemblaggio e ridurre i tempi del cantiere è stato sperimentato per loccasione un nuovo sistema dincastro tra serramento e parete. Questo consente una puntuale organizzazione delle fasi di montaggio in tempi molto rapidi e, contemporaneamente, garantisce requisiti di comfort abitativo e qualitativo molto elevati in termini di resistenza ai sismi, protezione antincendio, isolamento termoacustico. La stessa impresa, partita con cinque piastre, sta realizzando altri 96 alloggi, la cui consegna è prevista per metà novembre, nella vicina area di Pagliare di Sassa. I sopralluoghi in cantiere offrono unampia panoramica della produzione edilizia italiana nel settore della prefabbricazione. Le imprese, rispondendo prontamente al bando, hanno messo in campo, in decine di cantieri modello per organizzazione e tempistica, una professionalità di alto livello e una ricca produzione, diversificata per sistemi costruttivi e componenti: ci sono, seppure in un casuale assortimento, case in acciaio, in legno, in cemento.
Questa scelta ha consentito di affrontare una situazione di emergenza offrendo, in tempi ridotti, edifici onesti e confortevoli, ma non si può non notare lassenza dellarchitettura o quanto meno la distanza tra il mondo delle imprese e quello della progettazione urbana e architettonica.
Già assente il progetto urbano, non hanno qui trovato seguito le esperienze maturate nellambito della progettazione per lemergenza (cfr. «Il Giornale dellArchitettura», n. 74), né è stata colta loccasione, a fronte dei 15 punti da assegnare alla «qualità architettonica» (sui 65 disponibili, nel bando, per gli aspetti tecnici) per mettere a frutto le ricerche più avanzate sul progetto per la residenza contemporanea.
Articoli recenti
- I dati nella roccia. Sorprendenti flussi nella cava trentina 22 Ottobre 2025
- Fondation Cartier, con Jean Nouvel nel cuore di Parigi 22 Ottobre 2025
- Madrid, prima pietra per la Città della Giustizia: dopo 20 anni 21 Ottobre 2025
- Architetture di montagna, minime e necessarie 21 Ottobre 2025
- SOS design: Nivor 20 Ottobre 2025
- Smarrirsi in Veneto, tra Carlo Scarpa, villette e capannoni 18 Ottobre 2025
- Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio a Venezia: iscrizioni aperte 16 Ottobre 2025
- In tempi di crisi, ci salverà l’urbanistica analogica 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La sfida dei Collegi: conservare innovando 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Urbino, dove la Pineta ferma la città 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La Data, apertura senza enfasi per un luogo senza fine 15 Ottobre 2025
- Aga Khan Award 2025, vincono le forme per le comunità 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. L’utopia di Terni: partecipata e incompiuta 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Bordighera, la vacanza democratica dei milanesi 13 Ottobre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata























