In questa storia della città americana nel periodo che va dalla dichiarazione dindipendenza (1776) alla guerra civile (1861-1865), Dell Upton ripropone quella visione ampia, non formalistica, della storia dellarchitettura statunitense che aveva già ispirato il suo precedente Architecture in the United States, un bel lavoro di sintesi pubblicato qualche anno fa e che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte delleditoria italiana. Linteresse per larchitettura come oggetto su cui convergono, e si scontrano, diverse pratiche sociali e concezioni dello spazio, si estende in questo volume dagli edifici alle città, con un lavoro di scavo che poggia soprattutto su due casi studio (Philadelphia e New Orleans), a più in generale propone una rilettura complessiva di un periodo cruciale della storia urbana a stelle e strisce. Upton racconta il profondo cambiamento delle città americane nel primo Ottocento come unesperienza che chiama in causa innanzitutto la dimensione corporea e sensoriale (odori, suoni, rumori). Il suo è un resoconto delle reazioni contrastanti di cittadini e osservatori di fronte allaffollamento e al disordine dei nuovi ambienti urbani e al tempo stesso unanalisi dei progetti e dei programmi di riforma che tentarono, non sempre con successo, dimporre un nuovo ordine ai luoghi e agli abitanti. Il libro, basato su un vasto repertorio di fonti scritte e iconografiche, discute con notevole raffinatezza questioni come le ideologie sottese ai programmi architettonici per i nuovi edifici e spazi pubblici o la ritrovata fortuna della griglia come strumento di pianificazione. Upton insiste molto sul legame tra lesperienza della vita urbana e la costruzione di unidentità politica nazionale: «Vivendo la città attraverso lesperienza quotidiana in
e di un mondo materiale costituito di edifici, spazi, persone, gli americani urbanizzati svilupparono un senso attivo di se stessi in quanto individui e in quanto membri di una nuova società repubblicana». Forse anche per questo le analisi del libro non si spingono mai fuori dai confini degli Stati Uniti, privando la ricerca di una dimensione comparativa (soprattutto con le città europee) che avrebbe potuto arricchire ulteriormente la discussione.
Dell Upton, Another City. Urban Life and Urban Spaces in the New American Republic, Yale University Press, New Haven 2009, pp. 395, dollari 45.
Articoli recenti
- L’Archintruso. Ecco il vero piano MAGA: Make Architecture Great Again 12 Febbraio 2025
- Intelligens, l’architettura dell’adattamento sbarca a Venezia 11 Febbraio 2025
- Un quartiere virale: Seul, lo stile Gangnam 10 Febbraio 2025
- Gilles Perraudin, l’arte dei fondamenti in architettura 8 Febbraio 2025
- Wood Architecture Prize 2025: prestazioni senza ansia 7 Febbraio 2025
- Roma, 45 anni dopo, è ancora una città interrotta 5 Febbraio 2025
- Ri_visitati. Milano verticale, in principio fu la Velasca: 70 anni con restauro 4 Febbraio 2025
- Milano Cortina 26, manca un anno: cinque cerchi, pochi simboli 3 Febbraio 2025
- Il Corridoio, ora spoglio, della storia. Firenze ritrova Vasari 29 Gennaio 2025
- CSAC chiuso: tempi incerti e molta preoccupazione 27 Gennaio 2025
- Quo vadis architetto? The Brutalist, cemento e non solo 27 Gennaio 2025
- Franco Piperno (1943-2025) 23 Gennaio 2025
- Gaza, tregua e ricostruzione 22 Gennaio 2025
- Guido Guidi al MAXXI, il tempo della fotografia 22 Gennaio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Umberto Allemandi & C. S.p.A. a The Architectural Post, nuovo editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata